Il protocollo prefettizio sul tema immigrazione continua a dividere Torre e ieri lo scottante argomento ha raggiunto lo scontro istituzionale. Dopo più di tre ore di consiglio comunale è emersa infatti la netta spaccatura tra maggioranza e minoranza sulla posizione del Comune di Torre rispetto alle altre realtà territoriali. Flavio Cristofori ha infatti presentato due mozioni a nome del gruppo di minoranza, invitando l’Amministrazione ad aderire al protocollo d’intesa per l’accoglienza diffusa dei profughi e a non uscire dall’Anci, come è nelle intenzioni del gruppo di Boscoscuro, che comunque ha ribadito con forza le sue posizioni.

Tra il mare magnum di punti all’ordine del giorno, ben 16, che hanno portato a una mole di discussione tale da dover avvicendare il Segretario dopo due ore e mezza, spiccavano le discussioni sollevate dalla minoranza “Lista Belvicino” capeggiata da Cristofori. Per cui, dopo l’inizio della seduta segnata dal minuto di silenzio chiesto da Boscoscuro per le vittime degli attentati di Parigi e per le donne vittime di violenza, si è discussa in relativa rapidità la prima parte dell’ordine del giorno, con il sindaco a sottolineare i 700mila euro investiti quest’anno in infrastrutture.

In seguito, alla presenza anche di Alex Cioni sopraggiunto nel frattempo, con un accorato discorso Cristofori e Nicolas Lazzari della minoranza hanno chiesto all’Amministrazione di lasciare da parte il risentimento verso le politiche del Governo in materia di immigrazione, facendosi promotori di iniziative per l’integrazione degli immigrati nel territorio turritano, “mettendoci in rete con gli altri per condividere un problema comune”. Immediata e senza aperture la replica di Boscoscuro, che ha ribadito la sua contrarietà. “Solo uno su tre è profugo, questo sistema serve solo a permettere a normali migranti di avere due terzi  di garanzia economica sulle spalle degli italiani – ha dichiarato – i soldi io li spendo per i miei cittadini, che ne hanno ugualmente bisogno”.

Altro punto di scontro tra i due gruppi è stata la decisione dell’amministrazione di uscire dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. Boscoscuro ha motivato la sua scelta affermando che gli uffici stessi non ne vedono l’utilità, in quanto associazione paragovernativa e di scarsa importanza, preferendo investire i soldi della quota d’iscrizione nella formazione del personale. Gli ha risposto il consigliere Lazzari, che con una vera e propria orazione ha esortato l’amministrazione a fare un passo indietro. “Recedere dall’Anci significa mettersi da soli in balia degli eventi e dei pericoli. Noi ci distacchiamo da questa decisione demagogica e qualunquistica: c’è bisogno di far rete, così facendo ci tagliate fuori da tutto”.

Federico Pozzer

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