“Il dato occupazionale Veneto dimostra che la nostra Regione viaggia alla stessa velocità delle aree più progredite e avanzate e non solo dell’Europa e va dato atto ai nostri imprenditori, alla Pmi, al mondo dell’artigianato di avere un passo in più”. Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, saluta così i dati sull’occupazione che segnano una diminuzione di quasi un punto percentuale passando dal 7,4 per cento del primo trimestre al 6.6 per cento del secondo trimestre 2015.

“L’economia veneta è riuscita a cogliere la congiuntura favorevole che, grazie al ridimensionamento del valore dell’Euro e alla diminuzione dei costi energetici  ha consentito una ripresa dopo il crollo degli scorsi anni.  Il risultato è stato ottimo, ma poteva essere decisamente migliore se non fosse subentrato l’embargo verso la Russia che ha causato non pochi disagi a tante imprese – ha detto Ciambetti – Comunque, avere percentualmente quasi la metà dei disoccupati rispetto al resto d’Italia pone il Veneto ad essere la Regione trainante l’economia: meglio di noi fa solo il Trentino Alto Adige e c’è da chiedersi cosa accadrebbe se noi in Veneto potessimo avere le condizioni e agevolazioni  che hanno gli  amici di Trento e Bolzano.  Anche senza privilegi, ma sfruttando al meglio le opportunità offerte dal mercato e in virtù di un sistema produttivo export oriente,  nonostante la crisi russa, il Veneto segna un risultato importante, confermato anche dalla diminuzione del ricorso alla Cassa Integrazione  anche se – ha ammonito Ciambetti – non bisogna abbassare la guardia. L’andamento dei mercati orientali, il rallentamento della crescita cinese, le preoccupazioni determinate dagli scenari del Vicino e Medio Oriente, nonché da ultimo la vicenda che coinvolge l’industria automobilistica tedesca, tutta ancora da valutare nei suoi riflessi effettivi ma comunque da non sottovalutare, invitano alla prudenza, a non abbassare la guardia.  La sfida della ripresa, in altre parole, presenta ancora molte incognite da risolvere. Ecco perché invito alla prudenza, una  prudenza necessaria anche in considerazione di nuovi obiettivi che attendono l’economia veneta, ad iniziare dalla ridefinizione del sistema del credito locale e dall’occupazione giovanile”.

Il presidente  del Consiglio regionale comunque ha una visione positiva del futuro: “Se sapremo fare gioco di squadra – ha concluso Ciambetti – vinceremo anche queste sfide e i segnali positivi ci sono tutti, come abbiamo visto all’Expo a Milano dove la presenza alla proposta veneta è stata impressionante e decisamente superiore ad ogni più rosea aspettativa”

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia