Sembrava solo una piccola disputa di provincia per la conquista di uno spazio sul notiziario comunale, ma adesso sindaco e consiglieri di Piovene Rocchette se la stanno letteralmente suonando a ‘colpi di pec’.

 

Solo pochi giorni fa i gruppi di minoranza del paese erano stati protagonisti di una levata di scudi contro il sindaco Erminio Masero, accusato di non rispettare lo spazio che, di prassi, nelle pubblicazioni dei bollettini comunali si dà anche ai consiglieri di minoranza. Spazio che, tra l’altro, i consiglieri erano stati invitati pubblicamente a occupare proprio dall’ufficio del sindaco. Eppure ‘su 20 pagine di bollettino il sindaco ci ha lasciato uno spazio ridicolo di poche righe’, aveva lamentato Daniele Sartore, capogruppo della compagine piovenese pentastellata.

 

Masero ci ha censurati, ha rincarato inoltre Graziano Tribbia del gruppo ‘Nuovi sguardi’, mentre il sindaco aveva risposto candidamente: censurati io? Non ho mai ricevuto nessuna mail con richiesta di pubblicazione. Ma Tribbia non è intenzionato a lasciare a Masero l’ultima parola, soprattutto perché, scrive, quella mail lui l’ha mandata, con tanto di conferma di ricezione avvenuta via pec, cioè via posta elettronica certificata che ha lo stesso valore legale di una raccomandata, rendendo da poche ore pubblico il suo sfogo in un manifesto che definire al vetriolo è dir poco.

 

manifesto-tribbia

‘Il suo modo di amministrare ha toccato il fondo – ha pubblicato Tribbia contro Masero nel suo manifesto, tra le altre numerose recriminazioni al primo cittadino – mentre il saper fare in una pubblica amministrazione richiede preparazione e non può prescindere dal sapere di cosa si parla. Serve esperienza e cultura amministrativa, non improvvisazione e cocciutaggine. Le mando le prove che la mail io l’ho mandata e che è stata ricevuta dagli uffici del comune. Attendo quindi, sindaco, le sue ‘preannunciate sentite scuse’, ma non a me, bensì al mio gruppo consiliare, e ai molti elettori che rappresentiamo’.

 

‘Il problema della mancata ricezione purtroppo si è verificato – si è giustificato Masero – e ne stiamo ancora verificando la causa, ma me ne assumo la responsabilità, e non ho nessun problema a chiedere pubblicamente scusa a Tribbia e ai suoi elettori per la mancata pubblicazione dell’articolo. Un errore umano può anche succedere, ma questo non giustifica tanta arroganza e tanta rabbia da parte del capogruppo di Nuovi sguardi, e soprattutto i suoi incomprensibili attacchi alla mia persona, considerando il fatto che in 4 mesi poteva anche prendersi la briga di verificare se il materiale era arrivato a destinazione, cosa che non ha mai fatto. A certe offese non posso soprassedere, domani consegnerò tutto ad un legale, e penserà lui a portare avanti la mia difesa e a definire le responsabilità’.

 

M.B.

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