Errore imputato al personale medico e sanitario, disfunzioni, infezioni, carenze strutturali. Queste alcune delle cause di malasanità che in Italia determinano un decesso ogni 50 posti letto.

A diffondere i dati è uno studio statistico condotto da Am Trust, una compagnia assicurativa italiana che si occupa delle cause di risarcimento del danno per morte a causa della cattiva sanità.

Il numero delle richieste risarcitorie cresce di anno in anno, almeno il 2-3% si stima, il che non solo contribuisce a dare una terribile immagine dei nostri ospedali e centri di cura, ma ne affossa anche l’economia.

Infatti, le migliaia di richieste di risarcimento, presentate ogni anno, vengono liquidate con un importo medio di 430 mila euro, una cifra considerevole che pesa sulle casse dello Stato.

L’indagine statistica, che ha analizzato i dati di ospedali, cliniche, policlinici universitari tra Nord e Sud, ha dimostrato che un maggior numero di ricoveri fa diminuire il rischio di morte per malasanità. Un ospedale che registra 10 mila ricoveri annui va incontro al 30% di richieste di risarcimento danni per decesso, la percentuale scende proporzionalmente aumentando il numero dei ricoveri.

Purtroppo le stime confermano che le aziende ospedaliere del Sud sono meno sicure di quelle del Nord Italia. Infatti, se la media dei decessi delle richieste di risarcimento al Nord è del 13%, al Sud cresce fino ad arrivare al 17%.

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