Con l’arrivo della primavera, la natura si risveglia e invita anche la tavola a vestirsi di freschezza e leggerezza. Tra i protagonisti stagionali più interessanti, l’aglio orsino – dalle foglie verdi, aromatiche e intensamente profumate – offre una materia prima ideale per interpretazioni culinarie contemporanee. Una proposta che incarna la rinascita primaverile è la tagliatella fresca con pesto di aglio orsino, pomodorini ciliegino e stracciatella di bufala: un piatto che seduce per equilibrio, colore e consistenza. L’aglio orsino, raccolto nei boschi umidi tra aprile e maggio, presenta un profilo organolettico delicato e complesso: la sua aromaticità verde e pungente si fonde con una lieve dolcezza vegetale. Nel pesto, preparato a crudo per preservarne tutta la freschezza, viene lavorato con pinoli, parmigiano reggiano e olio extravergine di oliva di alta qualità, creando una salsa cremosa e brillante, perfetta per avvolgere la pasta senza appesantirla.

La preparazione richiede innanzitutto un’attenta pulizia dell’aglio orsino, che viene poi frullato insieme ai pinoli tostati e al parmigiano reggiano, aggiungendo l’olio extravergine a filo per ottenere un’emulsione stabile. L’aggiunta calibrata di sale e pepe valorizza l’intensità erbacea dell’ingrediente principale senza sovrastarlo. Le tagliatelle fresche, cotte in abbondante acqua salata e scolate al dente, rappresentano il supporto ideale: la loro porosità accoglie perfettamente il pesto, mentre la consistenza setosa si armonizza con gli altri elementi. I pomodorini ciliegino, saltati brevemente in padella con olio extravergine fino a leggera caramellizzazione, introducono una nota dolce-acidula che vivacizza il piatto. L’eventuale aggiunta di peperoncino conferisce una sfumatura piccante ben dosata. A cottura ultimata, le tagliatelle vengono mantecate fuori dal fuoco con il pesto e un’aggiunta minima di acqua di cottura per garantire una texture fluida e avvolgente. La stracciatella di bufala viene incorporata delicatamente a basse temperature, preservandone la cremosità e favorendo una fusione soffusa con il condimento.

In fase di impiattamento, si consiglia di completare con una spolverata di parmigiano reggiano, un filo di olio extravergine a crudo e, per chi lo desidera, una leggera macinata di pepe nero fresco. Un tocco finale di erbe aromatiche fresche, come basilico o menta, può conferire ulteriore freschezza visiva e aromatica. La riuscita ottimale del piatto dipende dalla qualità intrinseca delle materie prime, dall’equilibrio delle consistenze e dalla precisione nelle temperature di lavorazione. L’abbinamento ideale suggerisce un vino bianco fresco, minerale e profumato, capace di dialogare con le note verdi del pesto senza sovrastare la delicatezza della stracciatella. Le tagliatelle con pesto di aglio orsino, pomodorini e stracciatella rappresentano così una sintesi elegante di tecnica, territorialità e sensibilità stagionale: una celebrazione gastronomica della primavera che esalta la semplicità come espressione di eccellenza.
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