AGI – Manovre fuori dagli standard per l’intervento di cardiologia mininvasiva che ha salvato la vita a un giovane adulto nato con il “cuore a metà” (senza il ventricolo destro). Era in pericolo per il malfunzionamento della valvola mitrale e per il superlavoro del suo cuore anomalo, condizione che rendeva la chirurgia tradizionale un’opzione ad altissimo rischio. Dopo il via libera del Comitato Etico dell’Ospedale e del Ministero della Salute, la procedura innovativa di riparazione del difetto (impianto trans-catetere di 3 clip valvolari) è stata eseguita con successo da un’équipe del Bambino Gesù con il supporto di esperti internazionali. Il caso, che ha pochi precedenti descritti nella letteratura scientifica mondiale, apre la strada a nuove possibilità di cura per i pazienti con cardiopatie congenite rare.

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