Lory Del Santo, 66 anni, attrice e regista, continua a sorprendere: dopo mezzo secolo sotto i riflettori, non smette di reinventarsi. Dai suoi esordi al Festivalbar 1975 al recente lutto per la madre, racconta un’esistenza vissuta «in apnea», tra fatiche, successi e scelte controcorrente.

In un’intervista sul Corriere della Sera, carica di riflessioni personali, Del Santo ricorda la madre scomparsa a gennaio, figura centrale della sua infanzia difficile. Tornata a Povegliano Veneto per il funerale, ha incontrato un uomo che le ha raccontato gli ultimi istanti di vita del padre, morto in un incidente d’auto quando lei aveva tre anni. «È stato scioccante, ma anche un pezzo di storia che mi mancava», racconta.

Nonostante il legame con le sue radici, la sua casa natale – trasformata in una dimora moderna – è ora in vendita. «Sono una cittadina, non tornerei mai a vivere in campagna», dice con sincerità. Lontana dai reality («Ho detto no al Grande Fratello e a “The Couple”»), guarda ora agli Stati Uniti: ha scritto una nuova serie TV, otto puntate da 50 minuti, con attori non professionisti. «Ogni volta che rileggo la sceneggiatura cambio tutto, ma andrò presto a Los Angeles da un produttore interessato», anticipa.

Infine, una rivelazione inaspettata: un flirt mai nato con Donald Trump, conosciuto negli anni ’90 a New York. «Mi intrigava. Se fossi rimasta, forse oggi sarei la first lady americana», scherza. «Ma preferisco relazioni costruite giorno per giorno. Trump? È sveglio, deciso e aperto alle idee altrui. Merita rispetto, almeno per chi l’ha votato».

Lory Del Santo resta così un enigma affascinante: fragile e forte, popolare e visionaria. Con un passato da showgirl, un presente da autrice e – forse – un futuro hollywoodiano.

Fonte Il Corriere della Sera
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