Lunedì 16 giugno prenderanno il via i lavori di riqualificazione della pista di atletica leggera, delle aree dedicate ai salti e ai lanci all’interno dell’impianto sportivo di via Riboli, noto come ex Centro Coni. Si tratta di un intervento atteso, frutto di una pianificazione di lungo periodo e destinato a restituire nuova vitalità a una struttura storica, che per anni è stata punto di riferimento per l’atletica nazionale e internazionale.
Il progetto, redatto dallo studio dell’architetto Mauro Concentri, prevede un articolato piano di lavori che comprende la completa ricostruzione della pista e delle pedane per il salto in lungo, triplo, alto e con l’asta, oltre alla riqualificazione delle aree per il lancio del peso, del disco e del martello. Sarà inoltre realizzato un nuovo impianto di illuminazione, adeguato agli standard tecnici necessari per l’omologazione e per consentire l’utilizzo dell’impianto anche nelle ore serali. I lavori dovranno concludersi entro l’autunno.
L’intervento ha un costo di circa 1.5 milioni di euro finanziati con mutuo agevolato del credito sportivo ottenuto nel 2023. Si tratta del primo, concreto tassello di un percorso di recupero strutturale e funzionale del complesso sportivo, che potrà così tornare ad ospitare manifestazioni, gare ufficiali e allenamenti di alto livello.
La riqualificazione dell’impianto affonda le sue radici nel luglio del 2015, quando il Comune cercò di negoziare la risoluzione della concessione trentennale, firmata nel 1988 con il CONI, che sarebbe scaduta nel 2018. A fronte di una richiesta iniziale da parte del CONI pari a qualche milione di euro, la trattativa portò a un accordo economico per la dismissione della concessione pari a 750.000 euro, che consentì almeno di mantenere in vita l’impianto, garantendo la gestione ordinaria e realizzando alcuni interventi migliorativi, pur senza la possibilità di riaprire la zona foresteria, ormai inadeguata alle normative vigenti.
L’intervento che oggi prende il via rappresenta una nuova fase di rilancio per l’impianto, con l’obiettivo di riportarlo ai livelli che ne avevano fatto un centro sportivo di riferimento, capace di attrarre atleti di calibro nazionale e olimpico.
Sottolinea il sindaco di Schio, Cristina Marigo: “L’impianto fa parte della storia della nostra Città. L’obiettivo è che torni a essere un luogo vivo, frequentato da atleti e cittadini, un riferimento sportivo e sociale. E’ un investimento rivolto sia alle infrastrutture che al futuro di una comunità che crede nello sport come motore di coesione: un progetto che avrà ricadute positive anche sul piano educativo e culturale”.
Aggiunge l’assessore allo Sport, Aldo Munarini: “Restituire piena funzionalità a questa struttura significa dignità e centralità a uno dei luoghi simbolo dello sport scledense, dove si sono allenati nomi illustri dell’atletica italiana, anche a livello olimpico. Il nostro intento è duplice: da un lato offrire agli atleti locali e ai cittadini uno spazio moderno, sicuro e pienamente accessibile; dall’altro ricostruire un ponte con la FIDAL regionale e nazionale per riportare Schio al centro della scena atletica. Vogliamo tornare ad ospitare raduni tecnici, gare e manifestazioni ufficiali, perché crediamo che la Città, per la sua storia sportiva e per l’impegno che ha sempre dimostrato, meriti di vivere una nuova stagione di partecipazione e risultati”.
