Picchiata, minacciata di morte, reclusa tra le mura di casa per il solo desiderio di condurre una vita normale, fatta di scuola, amicizie e libertà. È la drammatica storia di una ragazza di 18 anni, padovana, di origine marocchina, che ha trovato il coraggio di chiedere aiuto ed è stata salvata dalla Squadra Mobile. Gli agenti sono intervenuti e hanno arrestato in flagranza il padre della giovane, ritenuto responsabile delle violenze.

La vicenda si è consumata nei giorni scorsi, ma solo oggi sono emersi i dettagli di un quadro familiare fatto di sopraffazione e controllo totale. La giovane – secondo quanto ricostruito – desiderava uscire di casa, scegliere i propri vestiti, vedere gli amici e vivere come le sue coetanee. Diritti basilari, che però nella sua famiglia venivano negati. Le sue richieste, considerate “disonorevoli” dal padre, sarebbero state punite con violenze fisiche e minacce di morte.

Un caso di oppressione domestica che ha suscitato indignazione e acceso il dibattito politico. A intervenire è stata Elisa Cavinato, consigliere regionale del Veneto per la Lega – Liga Veneta:
«Non possiamo permettere che nelle nostre città si aggirino persone di questo tipo. Le ragazze devono sentirsi libere, al sicuro, e non schiave chiuse in casa. Non è questa la nostra cultura, e chi vuole restare in Italia deve rispettarne le regole».

Cavinato ha sottolineato la necessità di condannare senza ambiguità qualsiasi forma di oppressione e violenza nei confronti delle donne:
«Non siamo più nel Medioevo – ha aggiunto – e qualsiasi comportamento che limiti le donne, le discrimini, le minacci o le nasconda deve essere condannato senza se e senza ma. Chi non è d’accordo, torni pure nel suo Paese».

Il caso ha riportato al centro dell’attenzione il tema della tutela dei diritti delle donne all’interno delle famiglie immigrate e il delicato equilibrio tra integrazione culturale e rispetto dei valori fondamentali della società italiana. Intanto, la giovane è stata affidata a una struttura protetta e sarà seguita da un’équipe di psicologi e assistenti sociali.

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