Si presenta con un basso profilo, Jasmine Paolini, davanti ai giornalisti nel suo media day a Wimbledon. “Un torneo straordinario, un luogo magnifico” anche per lei, che torna all’England Club da numero 4 al mondo, un anno dopo aver raggiunto la finale, persa in tre set contro la ceca Barbora Krejcikova. Prima del 2024, aveva sempre perso al primo turno, sorprendendo quindi tutti nella sua cavalcata col sorriso stampato sulle labbra che hanno riscosso anche tanti applausi di fronte al pubblico inglese (e non solo). Il suo basso profilo non è quello di chi non crede in se stessa. Anzi, la posizione di numero 7 nella Race (con il trionfo agli Internazionali Bnl d’Italia) e la semifinale raggiunta nel Wta 500 di Bad Homburg sono comunque una conferma della sua competitività nel 2025.
Non si tratta di poca ambizione, quanto più di discrezione: “Cerco sempre di mantenere basse le aspettative- dice nelle parole riportate da supertennis- Soprattutto sull’erba, può succedere davvero di tutto. Non lo so, sto cercando di concentrarmi sul primo match, provare a giocare una buona partita con un buon livello. Penso che questo sia l’obiettivo per il primo turno”. Esordio che la attende già di lunedì, contro la numero 402, la lettone Anastasija Sevastova, che in carriera è stata però anche numero 11.
Tra le altre cose, poi, Paolini ha parlato delle differenze tra Marc Lopez, il suo coach attuale, e Renzo Furlan, con cui aveva raggiunto – un mese prima di Wimbledon – anche la finale al Roland Garros: “Non abbiamo avuto molto tempo per allenarci, perché il calendario è fitto. In generale, non sto ricevendo consigli molto diversi, ma è diverso il loro modo di comunicare. Per ora sta andando bene, sono curiosa di vedere come andrà quando potremo allenarci per più tempo”.
Infine un cenno a quello che il doppio con Sara Errani rappresenta per lei, sia a livello emotivo che tecnico: “Penso mi abbia aiutato molto anche in singolare, soprattutto col servizio e con le volée. Mi piace giocarlo e continuerò. Inoltre, mi ha dato tante emozioni, vincere l’oro olimpico è stato straordinario”, conclude la toscana, reduce peraltro dal successo al Roland Garros, proprio con Errani.
In italiano, poi, spiega ancora meglio il suo approccio alla vigilia del torneo, con una grande ‘cambiale’ da difendere: “Devo trovare le migliori sensazioni, l’energia positiva che questo posto può darti se lo prendi nel modo corretto: sono i miei primi obiettivi. Ho sensazioni completamente diverse rispetto allo scorso anno, anche rispetto a Parigi. Cerco di prendere quello di buono che c’è stato lo scorso anno- aggiunge- ma devo anche pensare che quest’anno può succedere qualsiasi cosa. Devo liberarmi di quello che è stato lo scorso anno, dare il meglio e sapere che quello che viene viene. Devo scrivere la mia nuova storia. Voglio rimanere a questo livello il più a lungo possibile, migliorarmi per mantenere un livello alto di continuità” conclude Paolini.
