Sui calcinacci caduti in galleria Garibaldi a Thiene il Comune mostra i muscoli e impone ai proprietari di attivarsi sulla parte di solaio da dove si è staccato il rivestimento in malta, mettendo a nudo gli elementi in laterizio della soletta. A nulla è servito ai due proprietari chiedere all’amministrazione di entrare in gioco nelle spese, perché la galleria è sì privata ma ad uso pubblico. Avranno fino a un mese di tempo per far periziare il solaio e metterlo in sicurezza.

Con l’ordinanza sindacale del 3 luglio, l’amministrazione comunale mira a tutelare la salvaguardia dell’incolumità pubblica, oltre a quella di vi chi abita. Per questo i proprietari, sono due gli interessati dall’ordinanza, avranno 10 giorni di tempo per rimuovere gli eventuali altri pezzi che potrebbero precipitare al suolo e subito dopo relazionare il tutto agli uffici pubblici. Un intervento propedeutico affinché null’altro possa cadere dal solaio della galleria e per consentire che un tecnico abilitato, pagato dai due, rediga una perizia statica e che sigli la messa in sicurezza della soletta.

A poco sono serviti quindi i tentativi dei proprietari di far entrare il Comune nelle spese, obbligato secondo i due a contribuire in quanto nella galleria insiste il passaggio pubblico. Un’argomentazione alla quale dal palazzo comunale  hanno detto no, perché non esiste alcuna convenzione tra pubblico e privato che detti una regola simile che creerebbe un precedente non indifferente per l’amministrazione comunale che altrimenti si troverebbe a soccombere, in parte, alle spese di qualsiasi privato la cui casa sia piantata su passaggi pubblici.

di Redazione AltovicentinOnline

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