È entrata nella piena operatività Casa Dalla Rovere, la struttura residenziale con sede a Thiene inaugurata la scorsa primavera e dedicata ai minori con fragilità psichica, gestita dalla Cooperativa Radicà e frutto di un progetto strutturato dalla Fondazione di Comunità Vicentina per la Qualità di Vita a partire da una donazione dell’imprenditore Ambrogio Dalla Rovere.

Allo scopo di illustrarne l’attività ora che è a regime, nella giornata di oggi la struttura ha visto la visita del dottor Eddi Frezza, direttore dei Servizi Socio-Sanitari dell’ULSS 7 Pedemontana, e di Don Beppe Gobbo, fondatore della Cooperativa Radicà, insieme agli altri soggetti coinvolti nel progetto.

Casa Dalla Rovere opera infatti in convenzione con le Aziende socio-sanitarie del territorio e sulla base di un accreditamento della Regione Veneto che la riconosce come spazio di accoglienza per adolescenti di età compresa tra i 12 e i 18 anni che necessitano di un percorso educativo e riabilitativo di tipo residenziale.

«Tutto è nato a partire dalla volontà di Ambrogio Dalla Rovere di mettere a disposizione per uno scopo solidale quella che era stata la sua casa di famiglia – spiega Nicol Gastaldello, coordinatrice della Fondazione QuVi -. Recepita questa richiesta, come Fondazione ci siamo attivati per sondare con gli attori del territorio quali potevano essere i bisogni della comunità: è nato così il progetto di una struttura dedicata ai giovanissimi con problematiche di tipo psicologico e psichiatrico e da qui abbiamo quindi costruito il progetto, affidato alla Cooperativa Radicà per la sua gestione, d’intesa con le Aziende socio-sanitarie e con le Amministrazioni Comunali locali.” “Casa Dalla Rovere è un esempio di come opera la Fondazione QuVi, che non gestisce direttamente alcuna struttura, ma svolge un’attività di mediazione e raccordo tra gli obiettivi dei donatori e gli attori del territorio, per valorizzare al meglio le risorse messe a disposizione, individuando i fabbisogni, definendo un modello di gestione sostenibile, anche finanziariamente, e affidando il progetto al soggetto più adatto a portare avanti le attività” conferma il presidente Sante Bressan.

Casa Dalla Rovere può accogliere fino a 10 ospiti, con ulteriori 2 posti letto che vengono tenuti liberi per esigenze di “pronta accoglienza”.

«Siamo partiti da poche settimane e il nostro primo obiettivo è stato quello di farci conoscere dalla comunità del quartiere, che devo dire ci ha ben accolti e di questo siamo riconoscenti – spiega Mariasole Autiero, coordinatrice pedagogica della struttura -. Attualmente abbiamo già 7 ospiti con difficoltà di vario tipo, ma soprattutto forme di ritiro sociale o situazioni tali per cui possono essere un rischio per se stessi. La durata della loro permanenza è variabile, fino a 2 anni, ma ogni caso è a sé e per ogni ospite viene svolta una valutazione che viene periodicamente aggiornata. A volte l’inserimento in struttura è determinato dalle condizioni del minore, altre volte da una combinazione tra le problematiche dell’adolescente e un contesto familiare non idoneo a farsene carico. Va sottolineato che siamo una struttura educativa e riabilitativa e l’obiettivo è sempre il reinserimento nel contesto sociale, anche perché è giusto sottolineare che in adolescenza il disturbo psichiatrico non costituisce una diagnosi definitiva, ma è un disagio che può portare ad una evoluzione positiva. I nostri ospiti frequentano la scuola, eventualmente affiancati da operatori, e ci impegniamo affinché possano svolgere tutte le esperienze e le attività tipiche della loro età, dallo sport alle uscite naturalistiche e culturali, fino ai tirocini protetti negli ambienti di lavoro. Una parte fondamentale dell’attività riguarda anche le famiglie, che affianchiamo sia con attività di psicoterapia sia con interventi di tipo educativo. A seconda delle situazioni individuali e familiari, inoltre, non solo genitori e fratelli possono far visita agli ospiti, ma questi possono anche rientrare a casa per uno o più giorni, proprio perché l’obiettivo è sempre e comunque il reinserimento nel contesto sociale».

Parallelamente all’attività di tipo residenziale, Casa Dalla Rovere è anche una struttura aperta al territorio sotto forma di spazio socio-culturale, all’interno del quale sono già state organizzate diverse attività: incontri di sensibilizzazione e formazione sul progetto “Reti di vicinanza solidale” (un altro progetto promosso dalla Fondazione QuVi e da Fondazione delle BCC della provincia di Vicenza), iniziative rivolte agli studenti delle scuole superiori all’interno di percorsi di contrasto alla dispersione scolastica e un servizio di consulenza individuale rivolta alle mamme con figli tra gli 0 e i 3 anni.

La Fondazione di Comunità Vicentina

Fondazione QuVi è un ente filantropico privato senza scopo di lucro, al servizio della comunità vicentina e dei suoi donatori. Collabora con i Comuni del Vicentino, la Provincia di Vicenza, la Camera di Commercio, e le AULSS 7 Pedemontana e 8 Berica, contribuendo a sostenere, pur senza occuparsene direttamente, la costruzione dei progetti di promozione sociale.

Immaginata e delineata nel 2001 su iniziativa della Conferenza dei Sindaci dell’Alto Vicentino, dell’Azienda Ulss 4 Alto Vicentino, dell’Amministrazione Provinciale di Vicenza, della Camera di Commercio di Vicenza, la Fondazione QuVi è stata costituita formalmente nel 2004.

Da allora accompagna persone, imprese ed enti che desiderano mettere a disposizione risorse, competenze ed energie al servizio del territorio, aiutandoli a definire la loro strategia filantropica e a generare un impatto positivo, attraverso il collegamento con reti ed esperienze già attive.

Agendo come tramite fra i donatori che vogliono contribuire al benessere della comunità e gli enti pubblici e del Terzo Settore che operano sul territorio, la Fondazione QuVi rappresenta uno strumento e una ricorsa per chi sogna una comunità migliore, per chi crede che il cambiamento sia possibile unendo le forze, per chi vuole trasformare i propri valori in storie e progetti concreti di vita.

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