Preoccupazione crescente in Veneto per i dazi doganali annunciati dagli Stati Uniti, che rischiano di colpire duramente l’agroalimentare italiano. “C’è bisogno di acque sicure”, è l’appello dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico Roberto Marcato, intervenuto ieri durante la presentazione del nuovo piano regionale del credito: oltre 340 milioni di euro in fondi e strumenti finanziari a sostegno di tutte le tipologie di impresa, pensati anche per fronteggiare le incertezze internazionali. “Ci vorrebbe una banca tutta veneta, ha aggiunto ai cronisti”.

Ai microfoni dei giornalisti di Rai 3 Marcato è apparso concreto e realistico:”Certo, non ci volevano pure i dazi dopo il dramma delle guerre”.

La preoccupazione dell’imprenditoria

A lanciare l’allarme in modo diretto è Fiorenzo Rigoni, imprenditore dell’Altopiano dei Sette Comuni e figura di riferimento per il settore lattiero-caseario dell’Alto Vicentino. Rigoni ha sottolineato come gli Stati Uniti rappresentino il primo mercato di esportazione per il formaggio Asiago Dop, con un valore annuo di circa 50 milioni di euro. Ieri, Rai 3 gli ha dedicato il servizio d’apertura del telegiornale e le parole del “padre dell’Asiago” non lasciano dubbi sulla preoccupazione sui dazi.

Il rischio ora è concreto: con i dazi al 30% annunciati da Washington, il mercato americano potrebbe chiudersi, compromettendo seriamente la tenuta di molte aziende. “Serve un intervento deciso della politica – chiede Rigoni – prima che sia troppo tardi”.

Dazi, l’appello degli agricoltori: “La tariffa al 30% è irricevibile, l’Ue sia unita e non fermi il negoziato” – AltoVicentinOnline

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia