E’ accusato di essere concentrato sul Sociale, trascurando temi importanti come quello della Sicurezza. Lui non ci sta e spiega perchè occuparsi di persone disagiate ed emarginate significa, oltre che adempiere ad un dovere civico nei confronti dei meno fortunati, anche sottrarre manovalanza alla criminalità dedita a furti e rapine.
Luca Cortese, a nove mesi dal conferimento del mandato di primo cittadino di Sarcedo si ritrova ancora a fare i conti con un’accusa sulla quale non vuole polemizzare, ma che, parlando con lui a tu per tu, si capisce che gli dà fastidio come il classico sassolino nella scarpa. E preannuncia che entro fine anno, bilancio permettendo, nascerà un servizio di videosorveglianza con telecamere che verranno acquistate o prese in affitto.
‘Riteniamo che aumentare le ore del controllo della Polizia Locale non basti. Siamo consapevoli delle lamentele che i cittadini di Sarcedo non esitano a manifestarmi quando li incontro e mi rendo conto che subire un furto è cosa assai fastidiosa, ma non è che ce ne stiamo con le mani in mano. Ogni giorno, con la mia giunta cerchiamo rimedi e soluzioni. Il mio è un confronto costante con il comandante Scarpellini affinchè Sarcedo sia protetta al meglio. Ma non basta e delle videocamere potranno fare da deterrente a certi reati, che i nostri concittadini non sono disposti a tollerare.

Sindaco, lei ha sempre sottolineato che non vuole fare lo ‘sceriffo’….

Questo non significa che non ho polso. Anzi, credo di aver dimostrato il mio pugno rigido quando sono intervenuto personalmente quando qualche carovana di sinti tentava di insediarsi nel nostro territorio per fare rispettare le regole contro il campeggio. Ma sono un amministratore e non posso fare altro che vigilare perchè regolamenti e leggi vengano rispettati. Per il resto, abbiamo le mani legate.

Si riferisce alla famiglia Maier? Lo sa che la donna denunciata la settimana scorsa, dopo essere stata investita in sella ad una bici rubata è la figlia del latitante Romeo Maier?

Certo che lo so, ma cosa possiamo fare noi? Fino a quando la legge consente a queste persone di vivere a Sarcedo, non ho certo io l’autorità per cacciarli. Questo non significa che la situazione non è sotto controllo. Un sindaco è responsabile in prima persona della sicurezza dei suoi cittadini e il mio impegno in questo senso è massimo, pur ribadendo il concetto iniziale: ‘Non sono un sindaco sceriffo’.

E a chi l’accusa di pensare solo al Sociale cosa risponde?

Che aiutare le persone disagiate significa fare un investimento anche sulla sicurezza. Oggi, bussano alla porta degli Uffici dei Servizi Sociali uomini separati disperati, uomini dipendenti dal gioco d’azzardo e dall’alcol, persone a cui va ridata dignità e per le quali, se fai qualcosa, costruirai una progettualità che li valorizzerà e che la terrà lontana anche dal delinquere. Il Sociale non è solo assistenza, aiuto nel pagare le bollette e comunque, tengo a sottolineare che ogni centesimo elargito dalle casse del nostro Comune è vagliato attentamente. Non regaliamo soldi a nessuno, insomma. Lo riteniamo piuttosto un investimento sulla qualità della vita di chi, se aiutato, non è tentato dal delinquere. Vorrei smentire una volta per tutte le chiacchiere da bar che dicono che il comune mantiene con 30 euro al giorno particolari etnie. I comuni aiutano solo chi ha veramente bisogno.

E’ tempo di bilanci e sono ormai 9 mesi che fa il sindaco….

Tra un mese approveremo il bilancio e stiamo facendo i salti mortali come in tutti gli altri comuni dove si cerca di far quadrare i conti senza sacrificare i servizi preziosi ai contribuenti. Sono stati nove mesi di contatto con la gente che mi piace sempre andare a trovare personalmente perchè l’ascolto resta il punto fondamentale del nostro modo di amministrare. Sconforta sentire sfiducia nelle persone che sono deluse dallo Stato centrale, ma questo non ci impedisce di fare la nostra parte di ‘governatori locali’, occuparci di strade e di tutto quello che è in nostro potere fare, barcamenandoci in burocrazia e tagli sempre più frequenti. In questi giorni sto definendo i dettagli per la sistemazione della viabilità davanti alle scuole. A breve verrà sistemata l’intera illuminazione pubblica e partiranno i nuovi progetti per il parco e la villa Cà Dotta.
Anche questo significa qualità della vita.
N.B.

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