E’ stata piuttosto infiammata la riunione che si è tenuta questa mattina, venerdì 14 febbraio, nella sede della Comunità Montana di Asiago, dove si erano dati appuntamento i sindaci dell’area interessata al Costo, che dal Comune di Caltrano porta all’Altopiano dei 7 Comuni. Al centro dell’incontro, i 70 Km orari che Viabilità impone di percorrere per questione di sicurezza: troppi incidenti, troppi morti su quella strada, in cui non si riesce a trovare una soluzione che faccia contenti tutti. Tra la nota posizione dei sindaci dell’Altopiano che non vorrebbero quel limite di velocità, che lo trovano un disagio per chi fa il pendolare quotidianamente e quella dei sindaci di Caltrano Luca Sandonà e di Cogollo del Cengio Piergildo Capovilla, ha cercato di trovare la mediazione il neo presidente della Provincia Andrea Nardin, che ha assicurato che il provvedimento dei 70 km l’ora è sperimentale; che è disposto a rivederlo, a modificarlo e abolirlo, nel caso non desse buoni frutti. Cioè, nel caso in cui non facesse da deterrente all’alta velocità, che, secondo il sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern ed i colleghi dell’Altopiano, va arginata solo con uno spiegamento di forze dell’ordine sulla strada.

“E’ una soluzione costosissima – ha detto a fine riunione il sindaco di Caltrano – , forse non si immaginano i costi di un servizio per l’intero week end in termini di risorse umane in divisa. Ricordiamo  che è una strada provinciale. Facciamo già i conti con una carenza di personale nel quotidiano, Carabinieri e Polizia di Stato sono a corto di dipendenti, ne parlano tutti i giorni i quotidiani nazionali. Non ci si può permettere di schierare pattuglie dalla mattina alla sera su una strada del genere. Io e il collega di Cogollo restiamo d’accordo sulla scelta dei 70 km orari, attendendo l’intero posizionamento dei tutor e l’installazione della telecamere tra il quarto e quinto tornante”.

Un tema caro a Cogollo del Cengio quello del Costo

Da anni, il sindaco di Cogollo del Cengio cerca di affrontare il problema della viabilità del Costo, che non deve comportare una presa di posizione e di pregiudizio nei confronti dei motociclisti. Ma il Costo è come una corda di violino che stride non appena la sfiori. Tutti bravi ad accusare e a polemizzare con un telefonino in mano, ma trovare la decisione che metta d’accordo tutti su un tema come questo è davvero complicato. Ad ogni incidente c’è chi alza gli scudi chiedendo maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine, ma c’è chi li solleva altrettanto perchè quei controlli, anche attraverso i sistemi tecnologici alla fine non li vuole. Non è semplice in questo contesto il ruolo di chi amministra, che ha la responsabilità in tema di sicurezza e deve scegliere quello che è più giusto senza ideologie politiche.

 

Scarpellini: ” Questi limiti non sono eccessivi per il tipo di strada”

“Del problema del Costo si parla da anni, da decenni e non si trova mai una soluzione. Alla fine basterebbe solo il buon senso di chi dovrebbe capire che è una strada che non è fatta per correre, anche se per qualcuno è ‘invitante’. – commenta la querelle tra sindaci il comandante della Polizia Locale Alto Vicentino e Nord Est Vicentino – .I limiti non mi sembrano così eccessivi e comunque, quando vengono imposti, dovrebbe essere punito solo chi non li osserva.   Ritengo che la decisione di monitorare il fenomeno per un congruo periodo di tempo sia molto saggia e contemperi le – diverse – legittime aspettative. Poi i dati verranno confrontati con quelli di analoghi periodi degli scorsi anni, e chi di competenza potrà trarne le debite conclusioni”.

Pattuglie dislocate dove?

Una riflessione sorge spontanea, anche se avessimo degli eserciti di forze dell’ordine nell’Alto Vicentino, pronti a schierarsi in vari punti della strada del Costo, per come questa è conformata, dove si posizionerebbero le pattuglie? Esistono solo due, massimo tre aree compatibili per i  posti di controllo di Polizia e Carabinieri e sono anche a ridosso di due attività commerciali, come Barricata e Barricatella. Non sarebbe giusto facessero le spese del mancato senso civico di chi va fermato se mette a repentaglio la vita e la sicurezza altrui. Di chi ha bisogno per forza degli uomini in divisa e con la paletta in mano per procedere a velocità adeguata ad una strada come quella del Costo.

N.B.

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