Un cimitero riemerso dalla vegetazione, lungo un sentiero che corre accanto alla prima linea di uno dei luoghi di battaglia più sanguinosi della Grande guerra, tra Cimone e Caviojo, che ha donato al bosco i corpi di centinaia di soldati.

L’amministrazione ed il gruppo alpini di Arsiero hanno celebrato  non solo il ricordo dei soldati un tempo sepolti a Cima Neutra, ma anche il lavoro di decine di volontari (ben 700 ore in 8 mesi) che hanno dato una visibilità tutta nuova alle lapidi del 1916 ancora presenti nel sito.

‘Non è uno sterile recupero – ha commentato il sindaco di Arsiero Tiziana Occhino, che ha voluto stanziare 15 mila euro per i lavori di ripristino – ma è il desiderio di occuparsi del bene pubblico. I volontari hanno ridato ad Arsiero e alla nazione intera un luogo del ricordo, e noi adesso siamo responsabili ogni giorno della nostra vita di questo ricordo’.

 

M.B.

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