Dalla polemica sui social al rimboccarsi le maniche. Così Arsiero ha reagito all’albero di Natale illuminato a metà, dopo che il sindaco Tiziana Occhino aveva deciso di spegnerlo, per stroncare quei commenti che in rete inneggiavano ad una lesa maestà del Natale in paese.

Dopo lo sfogo del primo cittadino, con la decisione di lasciare completamente al buio l’immenso albero, in paese sono arrivati segnali di solidarietà, che non solo hanno portato abbellimento alla piazza di Arsiero, ma che hanno riempito d’orgoglio la Occhino stessa: ” i gruppi giovanili parrocchiali hanno allestito all’interno della fontana delle rane un presepe creato da loro, il ricavato delle offerte eventualmente raccolte, con le monetine che verranno gettate dentro la fontana, andranno devolute alle loro attività –  continua-  alcuni volontari della pro loco, in collaborazione con il Comune, hanno preparato con i tappi in sughero raccolti dai bar del paese degli addobbi per decorare due alberi abbattuti dal mal tempo raccolti e messi davanti al Municipio, nonché hanno recuperato vecchie luminarie con cui è stata illuminata la facciata del municipio”.

Il Natale sembra dunque avere compiuto la propria magia ad Arsiero. Dall’intoppo delle luminarie dell’albero della piazza, rovinate dal maltempo che ha investito l’alto vicentino l’ottobre scorso, sono germogliate nuove idee, esprimendo la vera coesione di una comunità che rischiava di essere svilita per qualche status, e commenti, sui social.

“Il positivo messaggio è stato l’attivazione in senso propositivo per addobbare una piazza e dare un segnale del Natale alle porte- conclude entusiasta ed orgogliosa Tiziana Occhino- Riscoprendo il senso della comunità in cui le sinergie hanno permesso di creare  addobbi più che dignitosi con pochi mezzi, utilizzando pini abbattuti, materiale di riciclo e vecchie luci dismesse. Bello che di fronte ad una polemica che rischiava di rimanere sterile, qualcuno si sia proposto di fare qualcosa attivamente per il proprio paese senza puntare il dito, ma tirandosi su le maniche”.

Paola Viero

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