Se la situazione della Casa di Riposo già era motivo di grande apprensione, ora a impensierire e non poco il Sindaco Cristina Meneghini è l’evoluzione del contagio anche nella sua Comunità.

I numeri danno di fatto un quadro che non lascia spazio alle interpretazioni: di circa 77 degenti presso la struttura “Alessandro Rossi”, solo 5 sono negativi. Dei contagiati, molti si sono aggravati con 3 decessi, 4 ospedalizzazioni e molti con necessità di ausilio per la respirazione: questo senza contare il personale, costretto a lavorare a ranghi ridotti per le molte positività anche tra le maestranze, medico compreso anche se fortunatamente gli sono temporaneamente subentrate le unità speciali di continuità assistenziale.

Non va meglio in paese: anche qui una settantina di casi e 4 ricoverati, un’evoluzione che da qualche tempo a questa parte vede accrescere il numero mediamente di 2/3 unità al giorno.

Molto amareggiata Cristina Meneghini, al suo secondo anno da Sindaco: “Colgo anzitutto l’occasione per ringraziare dipendenti e direzione della Casa di Riposo, stanno svolgendo un lavoro straordinario e gliene siamo grati. Se penso però agli sforzi che abbiamo messo in campo per contenere la diffusione del virus, lavorando di prevenzione e informando la popolazione con tutti i mezzi possibili, non posso che provare amarezza e frustrazione: capisco le situazioni inevitabili e sappiamo quanto il virus sia subdolo, ma quando vedo che molti cittadini non sanno trattenersi dal fare la spesa più volte al giorno o formando capannelli senza mascherina fuori dai locali, mi chiedo dove stia la coscienza e il rispetto soprattutto verso i più fragili. Inutile poi lamentarsi di restrizioni e coprifuoco: l’evolversi della situazione in senso migliorativo dipende soprattutto dalla nostra capacità di comprendere la drammaticità e la complessità del problema e di adattarci di conseguenza con grande senso di responsabilità”.

“Io non voglio fare lo sceriffo” – continua con tono perentorio il Sindaco – “ma non permetterò che la situazione degeneri ulteriormente, non starò con le mani in mano”.

E da questo punto di vista un primo segno tangibile della volontà di prendere le redini della situazione, l’amministrazione potrebbe darlo a stretto giro: “Siamo in contatto con Velo D’Astico dove anche lì il Covid sta galoppando e ci sarebbe l’intenzione di promuovere uno screening di massa per capire fino in fono a che punto siamo, mappando così anche asintomatici che in questo momento potrebbero essere il veicolo invisibile della pandemia” – conclude Meneghini.

Seguiranno ora i doverosi contatti con l’azienda sanitaria per definire tempi e modalità, ma una cosa ad Arsiero è certa: se la pandemia picchia duro, l’amministrazione non si limiterà ad incassare il colpo.

Avviso che vale anche per chi al momento la sta prendendo con leggerezza. Parola di Sindaco.

 

Marco Zorzi

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