C’è tristezza in tutta la valle dell’Astico per la scomparsa di Ermanno Zenari, caltranese di nascita ma conosciuto soprattutto per essere stato il gestore di Malga Borcola dal1192 al 2002 e per aver ‘rivoluzionato’ il mondo dell’alpeggio locale, diventando anche un punto di riferimento televisivo.

Si è spento a 69 anni senza clamore, come era nel suo stile, di uomo concreto poco avvezzo alle chiacchiere.

Ex presidente di Coldiretti di Thiene e vicepresidente provinciale, Zenari aveva portato una ventata di novità nel mondo dell’alpeggio.

Organizzò la transumanza durante lo scarico del bestiame in autunno, sempre seguita da numerose persone, aprendo così una tradizione che a Posina e nell’Alto Astico si rivive con nostalgia. Da anni infatti non si vedeva un evento così legato alle antiche gesta della civiltà contadina.

Zenari portò in malga ‘Mondo agricolo’, una trasmissione televisiva locale sul mondo contadino, nel 1998.

Lo ricorda con amore la moglie Diana, che insieme ai 2 figli gli è stata vicino sempre, anche nell’ultimo mese in cui il marito era ricoverato all’ospedale di Santorso, prima di spirare venerdì alle 21.

“Faceva parte di varie Confraternite, baccalà, torcolato, formaggio – racconta la moglie – Era nel Cda di vari consorzi, della Camera di Commercio, nella direzione della Comunità Montana. E’ stato anche promotore della commemorazione che si ripete ogni seconda domenica di agosto in Bocchetta Paù e di tante altre manifestazioni che durano ancora oggi a Caltrano, dal bar Alpino alla festa del Ringraziamento”.

Anche a Posina e Laghi lo ricordano tutti con grande affetto. “Non ha mai smesso di frequentare Posina ha lasciato un segno indelebile tra la nostra comunità e quella di Terragnolo – ha commentato commosso Roberto Lorenzato – Era legato al mondo rurale e come contadino partecipava alla nostra rievocazione storica. Per noi era uno del paese, che ha sempre vissuto qui”.

Ermanno Zenari ha lasciato un vuoto anche nel cuore di Giovanni Sella, sindaco di Laghi, che ha commentato con affetto: “Ciao amico mio. Abbiamo condiviso un non facile percorso assieme, mi sei stato di grande aiuto e questo prematuro andare avanti mi ha lasciato un vuoto. Che la terra ti sia lieve e salutami tutti quelli con cui da oggi farai festa come tu fossi in Borcola”.

A.B.

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