“La reazione dei cittadini è quella di chiedere le telecamere, ma si comprende quanto è esteso il territorio di Caltrano? Per quanta inciviltà e vandalismi scopriamo occorrerebbe fare trasformare il paese in un Grande Fratello!”. Non è un sindaco sceriffo Luca Sandonà, ma stavolta, lo si sente davvero arrabbiato. Deluso, amareggiato. Basta guardare le foto per comprendere che ha veramente ragione perchè, specie nel week end scorso, la montagna di rifiuti selvaggi lasciati dai visitatori dell’Astico, ma anche ai piedi della Strada del Costo sono veramente uno scempio per l’ambiente.

“Le telecamere ci sono e puntano sui cosiddetti punti sensibili, ma qui non è più questione di prevenzione e repressione, ma di educazione che non c’è. – si sfoga il sindaco di Caltrano – Dobbiamo andare a ripulire le aree che gli avventori scambiano per discariche a cielo aperto gettando di tutto. Gli operai non bastano e quello che trovano fa veramente arrabbiare. E’ una questione di civiltà, di rispetto per il proprio territorio, per un ambiente che va preservato e non considerato pattumiera. Le foto parlano chiaro e sono addolorato per un fenomeno che non riusciamo ad arginare. Altro che telecamere, ce ne vorrebbero anche sotto le piante”.

Vandali a scuola, indaga la Polizia Locale

Oltre ai cumuli di rifiuti raccolti durante lo scorso fine settimana, il sindaco di Caltrano è alle prese con un gruppo di bulli, che grazie alla Polizia Locale Nord Est Vicentino potrebbero avere le ore contate. L’altra notte sono entrati in azione prendendo di mira la scuola, dove hanno fatto registrare danni ingenti. Hanno preso a sassate le porte a vetri, hanno svuotato gli estintori ed hanno invaso anche il giardino come se fossero dei barbari. “Non posso dire molto perchè ci sono le indagini in corso da parte della Polizia Locale. Sono fiducioso che gli agenti trovino i responsabili, che hanno dimostrato di non avere rispetto per i beni della collettività. Non riuscivo a credere ai miei occhi quando ho visto quella devastazione. Manca proprio il senso civico, manca l’educazione e mi chiedo cosa possa spingere questi teppisti ad ingannare il tempo in questo modo. Non è più una questione di telecamere, è una questione di civiltà, di valori basilari che dovrebbero essere alla base del vivere quotidiano”.

Alla domanda se ci sono dei sospetti sull’identità dei teppisti il sindaco è rimasto abbottonatissimo, continuando a ripetere che le telecamere sono efficaci, ma fino ad un certo punto perchè c’è chi se ne frega pure di quelle. Ma davanti alla scuola ci sono eccome. “Ho investito sulle telecamere, acquistandole con i primi dieci mila euro di indennità a cui ho rinunciato proprio per la sicurezza del paese”.

N.B.

 

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