Scansa le logiche politiche ma corre per diventare sindaco di Caltrano. Si propone a scudo del territorio che fa da casa a circa 2500 abitanti, per il quale è pronto a rinunciare ai primi 10mila euro di indennità per metterli nella sicurezza. Inoltre, per Luca Sandonà le idee sono chiare: “No ad una fusione con altri Comuni, ma sì ad un dialogo per contribuire allo sviluppo del paese”.

Trentacinque anni, sposato e con due figli, Luca Sandonà decidere di scendere nell’arena elettorale di Caltrano, con una propria lista civica. Sul nome del gruppo, che lo sosterrà, per il momento mantiene il riserbo.  Commercialista di professione, oltre che docente all’Itet Ceccato di Thiene, è anche revisore dei conti per Fara Vicentino ed Arre nel padovano. Proprio col primo intende mantenere il proficuo rapporto di collaborazione, “assieme a Lugo – spiega –perché entrambi ricalcano l’Unione Montana. Ma una preferenza l’avrà Cogollo del Cengio con cui condividiamo già la gestione delle scuole medie”.

Non nuovo ad incarichi amministrativi, Luca Sandonà in passato è stato consigliere comunale “dal 2009 al 2014, mentre prima mi sono adoperato per i giovani di Caltrano, come assessore alle politiche giovanili ed allo sport  -spiega- La mia passione ed impegno per la ‘cosa pubblica’, mi spinge ora ad assumere la guida del Caltrano”. Saranno i cittadini a deciderlo, col voto del 26 maggio. Intanto il candidato sindaco mette le cose in chiaro su come agirebbe di fronte ad un progetto di fusione: “ Un netto no a chi ne ventila qualsiasi   ipotesi- dichiara -In   particolare, col nostro gruppo civico,   non   vogliamo   che   la   nostra   meravigliosa montagna, basata sugli usi civici e quindi non privatizzata, diventi patrimonio in comune con i non caltranesi –  continua – Occorre   piuttosto   che   la nostra  montagna   venga   valorizzata   perché   è   un   vero   e proprio gioiello. Dai boschi, alle malghe, al rifugio Pozza del Favero, solo per citare qualche esempio”.  E lo farebbe allontanandosi da come sinora il ‘gioiello’ di Caltrano, sunto di storia cultura e ambiente, è stata gestita. “Riteniamo necessaria una assoluta discontinuità con la gestione della montagna che ha caratterizzato gli ultimi cinque anni di amministrazione comunale”.

Un amore per la propria terra, che Luca Sandonà vuole difendere nei prossimi cinque anni. “Tra   le   nostre   priorità   c’è   la   sicurezza – dichiara  -Per prevenire furti e scorribande, oltre che una maggiore attenzione alla gestione della rete stradale. Vogliamo fornire il nostro territorio di telecamere e varchi elettronici, potenziare l’illuminazione   pubblica,   migliorare   la   gestione   della   velocità   nelle   strade   e   far   maggiormente rispettare i divieti di sosta –conclude – Come Sindaco, per questo, rinuncerò ai primi 10mila euro di indennità per investirli nella sicurezza di Caltrano”.

Paola Viero

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