Ennesimo furto con scasso a Cogollo del Cengio dove stavolta il bersaglio dei malviventi è stato una Fiat panda in dotazione all’Ulss 7 Pedemontana.
L’effrazione è avvenuta in pieno giorno quando un medico appartenente all’Unità Speciale di Continuità Assistenziale (USCA), posteggiata l’auto di servizio lungo la trafficata provinciale 350 in località Schiri, si è recato in una vicina abitazione per un breve intervento a domicilio.
Sono bastati pochi attimi per consentire ai malintenzionati di sfondare il finestrino e sottrarre gli effetti personali oltre al materiale di lavoro del giovane sanitario: complice probabilmente l’orario pomeridiano e quindi il minor via vai di veicoli, il furto si sarebbe consumato in modo del tutto indisturbato e senza che i residenti della zona avessero potuto notare qualcosa di insolito.
Una situazione non dissimile da quanto avvenuto la settimana scorsa stavolta nelle adiacenze della nuova zona artigianale dove invece, a vedersi sfilare da sotto gli occhi la bicicletta nuova fiammante è stato un bambino intento a giocare poco distante: in quel caso i ladri non hanno esitato ad accostare, caricare il mezzo ed allontanarsi a tutta velocità lasciando attonita la giovane vittima.
Episodi che si sommano ad altri eventi, protagoniste loro malgrado ancora una volta auto danneggiate in zona Sant’Agata e presso gli impianti sportivi in località Scalzana con una dinamica ormai consolidata: scasso, furto e sgommata di gran carriera lasciando pochissimi margini di identificazione dietro di sè.
E se le forze dell’ordine continuano a presidiare un seppur vasto territorio sempre in modo costante, aumenta in paese il fronte di chi chiede all’amministrazione di dotarsi di telecamere e varchi elettronici che, come per altre realtà limitrofe, si sono rivelati un ottimo supporto oltre che un efficace deterrente.
“Ho paura anche ad andare in cimitero a sistemare la tomba di mio marito” – ha confessato una signora del posto – “e ultimamente per non lasciare la macchina incustodita aspetto di farmi accompagnare dalla figlia o da un’amica”.
M.Z.