Un giorno di ordinaria follia. Quello che è accaduto sabato poco prima delle 19 a Cogollo del Cengio ricorda per certi versi la famosa pellicola con Michael Douglas nei panni di un anonimo cittadino il cui equilibrio psichico si è spezzato mentre vaga per le strade di Los Angeles. Ma qui siamo in un paese di poco più di tremila anime della provincia vicentina dove certo non ti aspetti di venire aggredito senza motivo apparente mentre stai solo cercando di rientrare a casa.

Veniamo ai fatti. A.F. 47enne residente in paese è andato a fare la spesa in un supermercato della zona e prima di riprendere la via di casa, si ferma a prendere delle pizze d’asporto. Risalito in auto, nota che dietro di lui il conducente della vettura che segue sembra avere particolare fretta e gli si avvicina con fare di chi preme per sorpassare: ma le strade sono strette e manca lo spazio fisico finchè, giunti un chilometro più avanti, l’uomo rallenta per dare spazio al frettoloso automobilista.

Di qui il delirio: la macchina prima sorpassa il malcapitato e poi, dopo averlo volutamente speronato, gli taglia la strada costringendolo a fermarsi. Il tempo di scendere che il cogollese riceve un pugno alla testa: pur comprensibilmente scioccato, il 47enne reagisce e riesce a buttare in terra l’aggressore nel tentativo di immobilizzarlo ed evitare ulteriori mosse. Ma passano alcuni istanti e questo, sferrando una ginocchiata al fianco della vittima, approfitta del momento per svincolarsi e scappare.

Sul posto, allertati da una signora sopraggiunta nel frattempo, i Carabinieri che hanno raccolto la testimonianza del cogollese prima che lo stesso fosse accompagnato dai congiunti in Pronto Soccorso per le medicazioni del caso.

“Posso solo che ringraziare le persone che di lì a poco mi hanno soccorso, la signora che sono riuscito a fermare oltre che una ragazza, infermiera professionale, che mi ha prestato le prime cure assieme a dei residenti” – racconta incredula e ancora dolorante la vittima – “certamente i miei familiari e i nipoti che si sono subito attivati nei social per aiutarmi ad identificare l’aggressore. So solo che era alto, corpulento, e guidava una Golf grigia: ricordo solo il suo sguardo alterato, una persona normale non si comporta così”.

E mentre gli uomini dell’Arma sono già operativi per arrivare al fuggiasco, in paese e non solo sono in molti a chiedersi cosa sarebbe accaduto se al posto di un uomo capace comunque, nonostante tutto, di una reazione, ci fosse stata invece una donna o un anziano indifeso: per lui intanto, in attesa di ulteriori accertamenti, sono 10 i giorni di prognosi. Sperando di dimenticare presto questo brutto episodio.

di Redazione AltoVicentinOnline

 

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