E’ un “momento complicato: la stabilità in un Paese è fondamentale per famiglie ed economia”. Ma allora è il caso che il premier Mario Draghi vada avanti? “Lo deciderà il presidente del Consiglio, mi sembra di aver capito che l’ha messa giù dura, giustamente”. Così Luca Zaia, presidente del Veneto, sulla crisi di Governo da cui “se ne esce con la serietà che mi sembra sia sparita”. E per priorità Zaia, sentito oggi dai cronisti, indica quella di pensare ai “cittadini che soffrono e non sbarcano il lunario”. Per questo stride ancora di più la linea del M5s sul dl Aiuti, “provvedimento non irrilevante da 15 miliardi a famiglie e imprese”. I 5 stelle sono “i materiali responsabili di questa confusione, di questo casino” che allarma non poco il Veneto: “C’è forte preoccupazione, visto che abbiamo molte partite in piedi che rischiano di arenarsi per questa scelta dei 5 stelle di mettere in difficoltà il governo Draghi”. Hanno messo in difficoltà uno che “Forbes indica al 18esimo posto come influenza a livello internazionale. Piaccia o non piaccia, ha dato all’Italia uno standing che prima non aveva”. Ma i 5 stelle hanno messo in difficoltà anche il Pnrr. “Siamo tutti preoccupati”, ci sono da usare i fondi “con non poche difficoltà con un Governo che non c’è”. Ma ci sono contraccolpi anche sul Veneto, dove “siamo preoccupati per una serie di attività, anche grosse attività” e per operazioni nelle quali è in ballo “l’attrazione di capitali importanti a livello internazionale. E siamo preoccupati- continua Zaia- perchè arriveranno settembre e ottobre e il problema del riscaldamento, del bilancio delle famiglie… Insomma, in questo momento non ci voleva il problema del Governo”.

Ma prima di dire che si deve tornare a votare, Zaia aspetta il redde rationem parlamentare del premier. “Conoscendolo, è determinato e ha già messo giù molto chiaro le sue idee. Mi metto nei suoi panni: ritrovarsi con una forza di governo che ti abbandona su un provvedimento di 15 miliardi per imprese e famiglie… Me lo porrei anche io il problema”. Zaia chiude con una stilettata finale: “La forza politica che si vantava di rappresentare il popolo e le istanze degli ultimi, oggi lascia gli ultimi a terra”.

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