Da Valli del Pasubio l’ex sindaco Armando Cunegato si ‘sposta’ nella vicina Recoaro Terme dove si candiderà primo cittadino il prossimo maggio dopo il commissariamento del Comune.

Tenterà di riportare stabilità politica e una volata di sviluppo grazie ad un gruppo civico, che include il Partito Democratico, che vuole dare risposta ai due commissariamenti avvenuti in solo 8 anni.

“La parola d’ordine è competenza”, ha sottolineato il candidato sindaco, che nel 2019 aveva concluso il mandato decennale nel suo Comune proprio auspicando che “la competenza” fosse il leit motiv per ogni percorso politico intrapreso nel territorio.

Un territorio che Cunegato già conosce, grazie ad una visione proiettata oltre i campanili. “E’ la visione di territorio che mi ha sempre guidato nei miei anni in amministrazione – ha evidenziato – Con Recoaro ho già lavorato proprio in ambito territoriale con il progetto Va.Po.Re, che ci ha permesso di organizzare eventi per il Centenario della Grande Guerra, realizzare il ponte tibetano ed altre opere. E poi c’è l’Unione Montana che fa da collante per un territorio che può dare davvero molto”.

Il nome di Cunegato esce dal cilindro del Pd locale e delle liste civice Recoaro Cambia e Insieme per Recoaro, che hanno trovato la convergenza comune nell’ex sindaco di Valli, apprezzato in particolar modo per la progettualità in ambito turistico.

“Al primo posto abbiamo messo Recoaro e i recoaresi trovando una sinergia in un progetto di lungo termine che non si traduca solo in ordinaria amministrazione, ma che rimetta in moto il paese e lo riporti ad un ruolo di protagonista nel territorio dell’Alto Vicentino e delle Piccole Dolomiti – hanno spiegato in conferenza stampa Sonia Benetti, Luca Antoniazzi e Gastone Caffini – Dai cittadini in primis abbiamo accolto la richiesta di unire le forze ed evitare il proliferare di liste concorrenti.
Chi ha creato le condizioni del secondo commissariamento in appena 8 anni, nonostante il chiaro schieramento politico di cui era espressione, altro non è stato in grado di fare se non gestire cantieri e progetti avviati dall’amministrazione Ceola, rinunciare ad importanti fondi stanziati appositamente per Recoaro e mettere Recoaro a serio rischio di assegnazione di un centro di accoglienza straordinaria privo di controlli, insomma un Bersagliere bis”.

Cunegato ha rotto gli indugi con l’entusiasmo di chi sa di poter dare qualche cosa, sia in termini di competenza che di voglia di fare e si dice aperto a chi vorrà condividere un progetto civico e trasversale.

“Un paese come Recoaro ha bisogno di addetti ai lavori, perché ha perso fin troppi treni e non può attendere oltre – ha spiegato il candidato sindaco – Nei prossimi mesi avremo modo di approfondire i temi cruciali su cui sarà incardinato il nostro programma. Cura del territorio e della viabilità comunale al primo posto, ma anche il rilancio concreto in chiave turistica, dal compendio termale al comprensorio di Recoaro Mille, passando per la nuova Unione Montana Pasubio – Piccole Dolomiti, la ciclabile Agno-Guà e i progetti di promozione delle nostre peculiarità che già sono in essere”.
“Con un gruppo allargato di portatori di interesse abbiamo cercato la figura adatta a mettersi alla guida di questo nostro progetto civico e unitario – hanno sottolineato Benetti, Antoniazzi e Caffini –  Abbiamo capito che Recoaro ha bisogno di una persona in grado di avere una visione più ampia della situazione, in grado di comprendere le dinamiche di paese e governarle con competenza. La scelta è quindi ricaduta su Armando Cunegato, la cui importante esperienza come sindaco di Valli, in Unione Montana, in Ascom e nella Commissione Comuni di Confine lo ha visto raggiungere significativi obiettivi di rilancio”.

Nella conferenza stampa di giovedì 13 febbraio Cunegato ha anche delineato i primi passi del suo percorso verso il voto.

“Entro poche settimane presenterò la squadra con cui intendo lavorare, per poi partire con un fitto calendario di incontri e passeggiate nelle frazioni e nelle contrade di Recoaro – ha spiegato – Da questo confronto che intendo avere con i cittadini prenderà inevitabilmente forma il programma finale su cui io per primo metterò la mia firma”.

A.B.

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