Una furbetta del cartellino che avrebbe truffato l’Unione Montana Alto Astico di Arsiero. A finire nella rete delle indagini dei carabinieri L.D.Z. 52enne di Cogollo del Cengio, molto conosciuta in zona proprio perché impiegata nell’ente che fa capo a nove comuni del territorio.
Un lavoro di indagine partito nel marzo di un anno fa con la casualità di un normale controllo di pattuglia. Il suo volto così conosciuto ha allertato sin da subito i militari dell’Arma che si sono chiesti come mai, ed in orario di lavoro, la donna si trovasse in giro a fare commissioni con la propria auto, anziché essere seduta alla sua scrivania negli uffici di via Europa ad Arsiero.
Un sospetto che ha trovato conferma nei vari appostamenti da parte dei carabinieri della Stazione di Arsiero durati circa due mesi. Sessanta giorni nei quali la donna avrebbe timbrato il cartellino regolarlmente per poi uscire dal posto di lavoro ad orari quantomeno strani.
I risultati di quanto osservato dai Carabinieri hanno permesso di ottenere un decreto di perquisizione dalla Procura di Vicenza per riscontrare se gli orari tenuti dalla 52enne sul luogo di lavoro fossero giustificati o meno. La documentazione sequestrata nei locali dell’Unione Montana Alto Astico di Arsiero ha provato come ci siano almeno 11 casi in cui gli orari registrati o i buoni pasti fruiti non corrispondano alle reali entrate ed uscite della dipendente.
L.D.Z. 52enne di Cogollo del Cengio, incensurata, è stata denunciata alla Procura berica per truffa aggravata.
di Redazione AltovicentinOnline