E’ proprio la vicinanza tra cultura e stili di vita differenti che accende l’amicizia e apre la mente dei giovani studenti coinvolti nel gemellaggio, soprattutto quest’anno in cui si rinnova questa straordinaria opportunità, dopo le restrizioni anti-covid.

Una festa bellissima, che ha fatto sentire gli studenti al centro d’Europa. Una grande festa di amicizia e condivisione che è stata occasione  per sperimentarsi nella conoscenza della lingua tedesca e per consolidare un rapporto iniziato tanti anni fa. Entusiasmo, voglia di nuove amicizie e sorrisi di bambini e ragazzi che con gioia hanno vissuto l’esperienza di gemellaggio. Protagonisti,  gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Don Carlo Frigo” di Cogollo del Cengio e i loro coetanei di Mauthausen assieme ai propri insegnanti. Erano presenti anche gli alunni della scuola secondaria di Caltrano e rappresentanti delle amministrazioni di entrambe i comuni.

Toccante e significativo il discorso dell’assessore Debora Ossato, che si è rivolta ai presenti così: “Cari ragazze e ragazzi di Mauthausen e di Cogollo e Caltrano, è con grande piacere che vi porgo, a nome mio personale in qualità di Assessore alla cultura, e a nome delle due Amministrazioni comunali di Caltrano e Cogollo, il mio saluto e il mio compiacimento per questa bella manifestazione  molto coinvolgente per voi e per le vostre famiglie nel segno dell’ospitalità reciproca. State vivendo un’ esperienza altamente formativa perché getta le basi per una dinamica collaborazione per sviluppare tra le vostre scuole e i rispettivi paesi un forte sentimento di fratellanza ed amicizia, valori sacri di vita molto validi per costruire, grazie alla vostra dinamica gioventù, un futuro di impegno e di solidarietà per contribuire a rendere una vita di serenità, collaborazione e pace duratura in questo mondo travagliato da guerre e da mille problemi. Che questi incontri tra voi non siano occasionali. Fate in modo di tenervi sempre in contatto grazie anche ai potenti mezzi informatici che avete a disposizione. Vi auguro una gioventù felice, ricca di soddisfazioni personali e professionali “. Parole che hanno scatenato un lungo applauso e molto apprezzate anche dal sindaco di Caltrano Luca Sandonà, che ha voluto porre l’accento sul significato di un gemellaggio ultra ventennale, che per oltre tre giorni servirà a stabilire relazioni d’amicizia. E non solo.  “Giorni pieni di iniziative, che significano collaborazione tra due cittadine, che hanno reso saldo un legame storico e pieno di tradizione – ha detto il sindaco Sandonà – . E’ stato emozionante vedere cantare i nostri ragazzi come se volessero omaggiare attraverso la musica l’ospitalità di questo gruppo, con cui ci si scambieranno idee, usi, costumi, ma anche semplici amicizie che possono durare nel tempo”.

Straordinario il lavoro fatto dagli insegnanti, che hanno preparato a lungo gli studenti ad un momento tanto atteso. Gli alunni ospiti hanno avuto modo di assistere alle lezioni dei ragazzi di Cogollo, con cui hanno avuto anche momenti di leggerezza come il pranzo tutti insieme e gioco. Sono stati fatti conoscere i luoghi più caratteristici del nostro ricco territorio e domani è prevista una gita a Verona.  Venerdì mattina, la ripartenza e si prevede già qualche lacrimuccia. E’ proprio la vicinanza tra cultura e stili di vita differenti che accende l’amicizia e apre la mente dei giovani studenti coinvolti nel gemellaggio, soprattutto quest’anno in cui si rinnova questa straordinaria opportunità, dopo le restrizioni anti-covid.

“Purtroppo non ho potuto prendere parte alla bellissima festa di oggi per altri impegni istituzionali, ma il gemellaggio con Mauthausen è una tradizione che affonda le sue radici in tempi lontanissimi – ha spiegato il sindaco Piergildo Capovilla – , ma so che famiglie e ragazzi stanno vivendo con entusiasmo quest’esperienza, già vissuta dalle altre generazioni. Basti pensare che ci sono famiglie di Cogollo che mantengono ancora rapporti con famiglie austriache. Si sono fatte visite reciproche, esplorando i nostri ed i loro luoghi”.

“Sono momenti di crescita che segnano le vite dei nostri studenti, che in questi giorni, è come se stessero uscendo dalla solita vita di paese con i soliti metodi di  studio per abbracciare l’Europa e sentirsi cittadini del mondo – ha concluso Sandonà – . I ragazzi apprendono sotto il profilo linguistico e culturale, mettendosi in gioco, con le proprie emozioni e i propri vissuti, spinti dal desiderio e dal bisogno di comunicare. I gemellaggi, infatti, attraverso l’ampliamento degli orizzonti culturali, possono creare negli alunni un’apertura affettiva, cognitiva ed emotiva nei confronti di culture ed ambienti diversi; possono aumentare la consapevolezza del valore di ciascuno, sia come individui che come comunità; possono rendere comprensibile il concetto di ‘normalità’ delle differenze”.

di Redazione AltovicentinOnline

La storia di un gemellaggio suggellato dal sindaco Ermenegildo Colombo

I primi contatti con le realtà d’oltre frontiera risalgono alla metà degli anni ’80 nel corso dei quali il Comune intrattiene frequenti rapporti con l’Associazione della Croce Nera dell’Alta Austria, un sodalizio che ha per obiettivo la cura e la manutenzione dei cimiteri europei dove sono tumulate le salme dei soldati caduti durante il primo conflitto mondiale.

E’ naturale che il Comune di Cogollo del Cengio senta particolarmente vicino l’argomento essendo stato, nel corso della Prima Guerra Mondiale, pesantemente coinvolto negli eventi bellici, partecipando all’organizzazione di cerimonie, iniziative culturali, progetti di recupero e valorizzazione dei siti della Grande Guerra. Nell’agosto del 1992, una delegazione di cittadini e amministratori del Comune partecipa alla cerimonia di inaugurazione dei lavori di sistemazione del cimitero di Mauthausen, dove sono sepolti molti italiani.

In quell’occasione nasce l’idea di creare dei rapporti di amicizia tra le due comunità per giungere infine al gemellaggio ufficiale.

Negli anni successivi, tramite la Croce Nera, i rapporti di amicizia tra le due comunità si rinforzano con l’alternanza di visite reciproche (1995 a Cogollo; 1996 a Mauthausen); nel frattempo si sviluppano anche dei rapporti di corrispondenza fra gli alunni delle rispettive scuole elementari e medie con reciproci viaggi di istruzione.

I tempi sono ormai maturi e nel 1998 (delibera di Consiglio Comunale n. 64 del 21/12/1998) viene approvata la dichiarazione d’intenti ed indirizzi generali per procedere al gemellaggio ufficiale con la comunità di Mauthausen.

Il gemellaggio viene ufficializzato nel luglio 1999 a Mauthausen e in ottobre 1999 a Cogollo del Cengio.

Viene così istituito a Cogollo il Comitato per i Gemellaggi ufficializzato con Delibera di Consiglio Comunale n. 47 del 13/10/2000 nella quale viene approvato il relativo Regolamento.

L’attività viene coordinata dalla Giunta Esecutiva formata da sette membri eletti dal Comitato della quale fanno parte di diritto il Sindaco e il Capo d’Istituto.

 

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