Duecento e passa metri cubi di sterpaglia, scaricati abusivamente a Posina, sono proprio tanti. Così tanti che ai due, padre e figlio denunciati ai primi di luglio, serve più tempo e chiedono ‘aiuto’ al sindaco.

Hanno bussato alla porta del primo cittadino, Andrea Cecchellero, chiedendo “più tempo”, per ripulire l’appezzamento in via Cucco.
Al 38enne giardiniere di Piovene, che saliva sino a Posina per scaricare il materiale vegetale in un appezzamento del padre, un 67enne di Posina, sono stati concessi altri 40 giorni di tempo.
Che sommati ai trenta precedenti, intimati da Cecchellero, darebbero un discreto lasso di tempo per fare sparire il tutto, rispettando la norma. Una dilazione resasi necessaria perché, come i due hanno spiegato al sindaco di Posina, le piogge che nell’ultimo mese avrebbero battuto su Posina, rendevano difficoltose le operazioni di smaltimento dei rifiuti vegetali.

 

Entro settembre il pezzo di campo di Via Cucco dovrà tornare com’era all’inizio dell’anno, quando cominciò lo scarico abusivo.
Una pratica diventata un’abitudine, a quanto pare, per il giardiniere di Piovene. In pochi mesi scaricò più di 200 metri cubi di rifiuti, attirando l’attenzione dei carabinieri forestale della stazione di Arsiero.
Da lì la denuncia in concorso tra loro,  padre e figlio, alla Procura di Vicenza,  per la violazione degli articoli 192 e 256 del d.lgs. 152/2006  sulla gestione dei rifiuti in materiale ambientale.

P.V.

 

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