Il Soccorso Alpino di Arsiero è intervenuto sabato alle 15.30 per dare aiuto ad un uomo che era rimasto ferito mentre con gli amici scendeva da Rifugio Papa dopo esserci salito lungo la Strada degli Eroi.

Il quarantenne di Merano, che aveva riportato un sospetto trauma alla caviglia, aveva tentato di proseguire nella discesa, ma poiché la progressione era molto lenta per il dolore al piede, era stato inevitabile chiedere aiuto. Dal momento che la strada è impraticabile con i mezzi per la presenza di lingue di neve, i soccorritori sono risaliti a piedi. Raggiunto a 1.750 metri di quota, l’infortunato è stato stabilizzato e caricato in barella, per essere trasportato a valle in un paio di ore, attrezzando con corde i tratti innevati per il passaggio in sicurezza. Una volta all’auto, l’escursionista si è allontanato autonomamente.

Ancora un appello da Rifugio Papa: “Non salite sul Pasubio”

Da Rifugio Papa intanto arriva l’ennesimo appello a non salire sulla montagna, soprattutto se non si è esperti e non si utilizza l’attrezzatura adeguata.

“Anche in questo momento la squadra del CNSAS di Schio sta intervenendo sul Pasubio – ha commentato il gestore del rifugio mentre l’intervento era in corso – Prima di avventurarsi sugli itinerari del Pasubio, Strada delle Gallerie bisogna essere consci che anche se al momento non sono più presenti situazioni che rendono la progressione particolarmente pericolosa a causa dei notevoli accumuli di neve e ghiaccio ancora presenti sulle vie di comunicazione non è possibile accedere alla zona sommitale con mezzi meccanici. L’itinerario più breve per portarsi al rifugio richiede ancora almeno un’ora di cammino con tratti di strada completamente ostruiti dalla neve. Ogni minimo problema di natura fisica, per esempio una banale distorsione, che rende problematico scendere con i propri mezzi richiede quindi l’intervento di parecchie persone e ore di lavoro per trasportare eventuali infortunati a valle. Chiediamo quindi a tutti gli escursionisti molta prudenza e ancora un po’ di pazienza”.

di Redazione Altovicentinonline

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