La lista fantasma di Posina finisce in procura a Vicenza e sulla vicenda è intervenuto anche l’onorevole di Forza Italia Pierantonio Zanettin.

Prima le dimissione della consigliera ‘sconosciuta’ Maria Galasso eletta a Posina, poi quelle del suo successore ed infine la scoperta che i nove candidati della lista ‘L’Altra Italia’, tutti residenti in provincia di Foggia, nemmeno sapevano di essere in lista.

E’ questo il retroscena che ha portato i consiglieri di Posina a volerci vedere chiaro su chi ci fosse dietro la lista fantasma dopo che per quel posto di consigliere eletto con 14 voti non si è mai presentato nessuno e sono fioccate dimissioni. Questo nonostante il presidente della segreteria nazionale Francesco Foti si fosse preso la briga di contattare la nostra redazione rivendicando la presenza di Maria Galasso in consiglio e aveva descritto la donna come “amante degli gnocchi e regolarmente eletta”.

L’esposto per truffa ai danni del Comune, falsa attestazione e falso in atto pubblico è stato ufficialmente depositato, firmato dai rappresentanti del Comune e dalle altre due liste che hanno corso alle ultime amministrative.

Le dimissioni di Maria Galasso e del suo ‘secondo’ in lista avevano causato non pochi problemi nella piccola Posina, primo tra tutti la convocazione del primo consiglio comunale.

Una vicenda particolare, ma non nuova in Italia, con il caso di Vicenzo Scavello, eletto sindaco con 78 voti a Carbone, in Basilicata, e dimissionario nel giro di un istante. A denunciare il caso di Carbone era stato Massimo Gramellini, ironicamente, sulla sua rubrica ‘Il Caffè’ sul Corriere della Sera.

A.B.

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