Ha trovato posto nel Parco dell’Emigrante di San Pietro Valdastico l’ennesima creazione nata dall’intuito e dall’estro instancabile del gruppo ‘Donne all’Arrembaggio’.

Non una collocazione casuale quella individuata nell’area inaugurata nel 2017, ma un tributo dall’alto valore simbolico voluto per testimoniare la sofferenza di migliaia di persone che dagli inizi del Novecento in avanti emigrarono in cerca di fortuna, abbandonando la propria terra natia e spesso gli affetti.

Un dolore espresso da una sagoma sapientemente modellata a forma di donna dalle mani di Giorgio Cerato, realizzata attraverso una rete metallica frequentemente usata per i recinti degli animali da cortile. Una scelta povera anche nei materiali, a ricordare chi con una valigia di cartone, il vestito buon della festa e il viso rigato di lacrime lasciava dietro di sè i ricordi felici di un passato pur fatto di sacrifici e di fame, in cerca di un futuro auspicabilmente migliore.

L’installazione artistica, ideata e posizionata in questi giorni con emozione dalle donne tuttofare, è rimasta un involucro vuoto: “Vuoto come l’animo di chi partiva” – racconta Milly a nome del gruppo – “portandosi dietro il corpo, ma lasciando il suo cuore qui per sempre”.

M.Z.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia