E’ grande il cordoglio in tutta la valle dell’Astico e non solo dove domenica scorsa si è spento a soli 47 anni Claudio Marangoni, noto apicoltore della zona residente a Pedescala, nel comune di Valdastico.

Un volto buono il suo, che ha conquistato con il sorriso della spontaneità e la schiettezza dei modi le tante persone che oggi lo piangono incredule per questo addio: amante della natura e devoto oltre misura alla moglie e al figlio Davide, Claudio si è arreso solo alla malattia che dopo un anno di travagli celati dietro ad una grande forza di volontà non gli ha dato scampo.

La moglie Milenka, assessore con delega ai lavori pubblici nel comune di Valdastico, ne traccia un emozionato ricordo: “Claudio è stata una persona speciale, custode geloso della sua famiglia, amante della natura in tutte le sue forme, impegnato a far conoscere in vari modi la sua Valle e valorizzarne le bellezze. Si è dedicato con entusiasmo alla cura degli appezzamenti incolti, alla coltivazione delle patate, del granturco, delle erbe officinali oltre che all’allevamento degli animali da cortile.

Il suo fiore all’occhiello però è stata l’apicoltura, intrapresa seguendo le orme del padre. Grazie all’eccellente qualità del miele associata alla conoscenza meticolosa delle api e del loro mondo, è più volte stato premiato classificandosi tra i primi in diversi concorsi nazionali. La gioia che provava e che condividevamo gli brillava negli occhi ogni volta che si parlava delle sue passioni e mai si è tirato indietro a chi chiedeva informazioni veicolando con generosità il suo sapere acquisito negli anni.

Ora nel vuoto che ha lasciato, io e Davide cercheremo di portare avanti il suo messaggio d’amore: Coltivate i rapporti, amate il vostro territorio e salvaguardatelo, impegnatevi per migliorare e tramandate il vostro sapere affinchè nulla vada perduto“.

I funerali di Claudio avranno luogo domani mercoledì 17 novembre alle 15 presso la Chiesa Parrocchiale di Pedescala: per lui la famiglia ha chiesto un’offerta da devolvere all’istituto Oncologico Veneto. Un ultimo gesto che racconta ancora una volta l’amore e il pensiero proiettato agli altri, sentimenti questi, destinati a durare. Come eredità nel tempo, ogni oltre dolore.

Marco Zorzi

 

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