La Valdastico Nord potrebbe risorgere. O quanto meno il primo lotto, da Piovene alla Vallata dell’Astico, bocciato dal Consiglio di Stato. Con proposte che fanno infuriare i sindaci di Cogollo del Cengio,  Pedemonte, Valdastico e Piovene Rocchette. Dalla pietra tombale sul casello di Cogollo al viadotto di Pedescala. Gli emissari di A4autostrada mettono condizioni, che però non piacciono, pur di mandare avanti il tratto nord dell’A31. Anche se un’idea, di dove andrà piazzato il casello di connessione con l’A22, ancora non ce l’hanno.

Cala in vallata un nuovo progetto, steso sul tavolo della Provincia e sotto lo sguardo di Elisa De Berti assessore regionale alle infrastrutture e trasporti. Un disegno dal sapore tutto politico ma poco pratico, fatto di varianti alla viabilità dei quattro comuni che poco gioverebbe al loro traffico. Men che meno alla conclusione dell’A31, sul cui sbocco ancora concretamente non si sa dove vada a finire. Tra Rovereto Sud voluto da Fugatti o Besenello sul quale Zaia non si scosta ? Non piace sicuramente la galleria unica, lanciata da Fugatti, che partirebbe da Pedemonte tornando indietro e ruotando di 180 gradi, passando sotto Monte Maggio e l’Alpe Coe per sbucare nella vallata di Terragnolo, puntando verso l’A22. Una soluzione che fa inorridire il sindaco di Pedemonte. “E’ una follia, sia dal punto di vista ambientale che del traffico. In questo modo verrà usata ancora la Valsugana. Per la Valdastico Nord vedrei meglio  Trento Nord, nemmeno Trento Sud”. Rabbia anche per il primo cittadino di Valdastico, Claudio Gugliemi: “Abbiamo avanzato nostre soluzioni, supportate anche da studi geologici, ma A4 ha detto no – continua- Ci impegneremo fino in fondo per il nostro territorio e, su tutte, non si tocca la frazione di Pedescala”.


Nei palazzi Balbi e Dante, intanto, ora tutto tace. Una sola parola detta ‘male’ potrebbe influenzare il voto del 26 maggio. Ma società A4autostrada arriva sul tavolo della Provincia, stendendo una soluzione mirata per  il 1° lotto del corridoio vicentino della Valdastico Nord. Ne segue una linea dura dei sindaci. “Se va verso Rovereto sud ci opponiamo in maniera totale ed assoluta”. Se invece la Valdastico Nord dovesse virare a nord, restano alcune criticità da affrontare.

se va a nord, criticità
Via quindi il casello di Cogollo del Cengio e nessuna bretella che bypassi i camion che vanno e vengono da Arsiero e Seghe di Velo, per prendere il casello di Piovene Rocchette. Una viabilità di vallata lasciata a se stessa che, per Piergildo Capovilla, è inconcepibile. “Il casello è vitale – spiega-porterebbe ossigeno alle nostre zone industriali, oltre che mettere in sicurezza la provinciale che si sobbarca 20mila camion all’anno. Vogliono togliere il casello, ma non pensare ad una viabilità alternativa per il traffico pesante”.  Eliminato il casello rientra quindi l’impatto ambientale sull’area Bojardi, ma Cogollo resta a bocca asciutta in fatto di viabilità compensativa. Per questo, nel documento che Piergillo Capovilla andrà a sottoscrivere assieme a Gugliemi e Carotta, si chiede  che venga studiata la bretella.

Piovene corre da solo per due bretelle
Un passante che sarebbe previsto invece per Piovene Rocchette e che crea una leggera, ma cordiale, spaccatura tra i quattro sindaci con Erminio Masero che corre da solo. “Cogollo, Pedemonte e Valdastico sottoscriveranno assieme un documento con le loro richieste – spiega il primo cittadino di Piovene – Io voglio, e devo, lavorare al 100% per il mio paese. Quindi procedo con un mio documento, tutto per Piovene. Oltre alla bretella prevista da società autostrade, con la variante dalle sp 349 e 350, voglio che nel progetto venga anche inserita la ‘vecchia variante’ del Costo, sottoscritta nel 2008 da me e dai colleghi di Santorso, Carrè e Schio oltreché  dalla Provincia. Opera fondamentale per noi, per portare via il traffico di pendolari dal centro di Piovene, oltre che turistico verso Folgaria e l’altopiano. Ormai è un’eternità che si parla di progetto dell’A31Nord, è arrivato il momento di concludere – continua- Sono convinto che, se si riottenesse il casello di Cogollo, tutto finirebbe lì o se ne parlerebbe tra altri 20 anni”.

“giù le mani da Pedescala, zona sacra”
Altra criticità ravvisata nel nuovo progetto di A4, il viadotto di Pedescala, “oltre alle opere di cantierizzazione necessarie alla costruzione dell’infrastruttura -questo mettono nero su bianco Roberto Carotta, Claudio Guglielmi e Piergildo Capovilla, nel documento che invieranno a Roma, ai ministeri delle infrastrutture e dell’ambiente, oltre che alla Regione Veneto e alla società A4 -Il cimitero di Pedescala e l’area di accesso sono una memoria storica. Che ricorda il brutale eccidio del 1945, con la popolazione uccisa dalle truppe naziste. La sacralità di quel territorio è tale da superare ogni altra considerazione tecnica”. Improponibile quindi che la Valdastico Nord si stagli sul suo sfondo, né tanto meno che, per chissà quanti anni, i cantieri vi trovino alloggio. “La soluzione accettabile può essere solamente il passaggio del tracciato in galleria, sotto la Val d’Assa e l’eliminazione di qualsiasi cantiere in quella area”.

Zaia, se ci sei batti un colpo
Al fianco dei sindaci anche le associazioni di categoria, con Nereo Dalla Vecchia del mandamento di Schio di Confartigianato. “Un progetto che ha preso una piega politica, dopo le elezioni di Fugatti – continua – Una presa in giro. Dopo anni e anni, si deve ricominciare tutto da zero. Dobbiamo convincere Luca Zaia che così non va bene, con un’autostrada che non ci porta in Europa , ma a Verona”. Per Roberto Travaglini di Confindustria Vicenza è un’assurdità la cancellazione del casello di Cogollo, tirando in ballo gli ‘usi civici’, “rendendo la proposta irricevibile. Lo sbocco a Rovereto Sud è una porcheria, ma non voglio offendere nessuno. Bisogna avere il coraggio di andare da Zaia e la Regione deve prendersi le sue responsabilità”.

Fugatti va fermato ma non la Valdastico Nord, insomma. Si confida che Zaia intervenga, anche facendosi un giro in vallata. Sempre che non sia troppo occupato ad inaugurare cantine o fare comizi per le elezioni dei sindaci. “E’ in grossa difficoltà su sanità, autonomia e Superstrada Pedemontana-  conclude Nereo Dalla Vecchia -Almeno che sulla Valdastico Nord intervenga”. Facendo rispettare il Veneto.

Paola Viero

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