“Siamo arrivati al completamento dei ricongiungimenti famigliari, per i profughi ucraini il tema è quello della disabilità, arrivano bambini con disabilità e autistici, c’è il grande tema dei minori non accompagnati ossia senza genitori. Non c’è tema della tratta per i cittadini ucraini ma c’è un’emergenza sociale. Quindicimila famiglie venete stanno ospitando gratuitamente i profughi”.

Lo ha sottolineato il presidente del Veneto, Luca Zaia nel corso della conferenza stampa a Venezia.

Al momento in Veneto “ci sono circa 14.500 profughi ucraini, si è fermata l’onda grande dei ricongiungimenti che vedeva più o meno 500 arrivi al giorno, perché siamo arrivati alla fine dei ricongiungimenti familiari o comunque di coloro che sono venuti in queste zone perché conoscevano qualcuno”. Ha detto il presidente della Regione Luca Zaia.

“In questa fase la situazione è assolutamente gestibile, ringrazio i quasi 15.000 veneti che hanno dato disponibilità per l’ospitalità, che stiamo gestendo nella quasi totalità presso i privati”, continua Zaia precisando che “ovviamente le persone malate, gli oncologici e i feriti di guerra vengono gestiti direttamente in strutture regionali”. Dei 14.500 profughi “abbiamo l’85% di donne e bambini sotto i 14 anni, quindi una vera e propria diaspora di una parte della popolazione, quella che non fa la guerra”, conclude Zaia, secondo cui il rischio è che si crei un’emergenza sociale riguardo i minori malati, gli autistici – che sarebbero molti – e i minori non accompagnati.

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