Da covid free, inizia a riempirsi di pazienti positivi anche il nostro ospedale Alto Vicentino. Da sabato a oggi i degenti sono passati da 7 a 14, praticamente raddoppiati a causa della variante delta che, si sapeva, come contagio è simile alla varicella.

In linea con le statistiche nazionali, i pazienti sono più giovani e due hanno meno di 30 anni. In questo momento, all’ospedale di Santorso, vi sono contagiati provenienti dall’hinterland dell’Alto Vicentino e del bassanese.

Come fatto sapere dall’azienda sanitaria locale, diretta da Carlo Bramezza, a differenza dello scorso anno l’area covid non era mai stata dismessa perché l’Istituto Superiore della Sanità aveva preannunciato quanto sta accadendo.

Al momento non si registrano numeri alti tanto da far temere un sovraffollamento, l’area covid allestita dovrebbe bastare e le attività sanitarie regolari non sono a rischio.

Resta il groviglio delle liste d’attesa, che lo stesso Luca Zaia, nel corso dell’ultima conferenza stampa a Marghera, non ha affatto nascosto. Anzi, l’assessore Manuela Lanzarin ieri ha dichiarato che sarà un’impresa durissima arrivare a sfoltirle entro fine anno.

Ci sono reparti che stanno soffrendo tantissimo: Zaia ha menzionato oculistica con gli interventi di cataratta in pole position, Lanzarin ha parlato anche di psicologia e neuropsichiatria. Si tratterebbe dell’effetto covid, ma la Regione Veneto non vuole mettere la testa sotto la sabbia, facendo comunque i conti non solo con la pandemia, ma soprattutto con la carenza cronica di personale.

 

 

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