L’alternanza scuola lavoro, figlia della ‘buona scuola’ del governo Renzi, si insedia ancora di più nelle scuole. Anche i docenti saranno chiamati in azienda, durante il periodo estivo.

Mentre l’esperienza lavorativa degli studenti è stata oggetto anche del decreto Mille Proroghe, spostando all’anno scolastico 2019/20 il requisito per l’ammissione all’esame di stato, dalla Regione Veneto arriva un potenziamento: “Alla luce delle esperienze in atto e del precedente accordo regionale del giugno 2016, vogliamo rafforzare la qualità e l’efficacia delle proposte offerte alle scuole e incentivare ulteriormente il mondo del lavoro ad aprire le proprie porte agli studenti- spiega l’assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan – Con il nuovo accordo i percorsi di formazione in alternanza verranno estesi anche ai docenti, che nei mesi estivi, in via sperimentale, potranno fare conoscenza diretta del mondo del lavoro. E’ prevista, inoltre, più formazione per i tutor aziendali. Investire su docenti e tutor aiuterà ad avvicinare scuola e aziende e faciliterà la progettazione di percorsi validi, che rispondano alle esigenze e alle aspettative dei diversi soggetti in campo”.

“Oltre il 90 per cento delle scuole in Veneto ha posto in essere i percorsi di alternanza – continua l’assessore – con positivi risultati sia per i ragazzi sia per le aziende.
Il protocollo veneto ha validità triennale e coinvolge, oltre all’Ufficio scolastico reginale al quale compete la programmazione territoriale dei percorsi, Unioncamere, i sindacati, Confindustria, Confapi, le associazioni datoriale dell’agricoltura, dell’artigianato e del commercio, il mondo delle cooperative e delle professioni, le associazioni dei manager e dei dirigenti d’azienda.

“L’alternanza scuola-lavoro è una esperienza utile per l’orientamento e la crescita dei ragazzi, la scoperta e lo sviluppo di attitudini e competenze, l’incontro tra domanda e offerta, ma prima di tutto è una proposta educativa – sottolinea l’assessore – che fa fare esperienza diretta della realtà e dei valori del lavoro, qualunque sia l’ambito professionale nel quale i giovani vengono coinvolti. Per questo va allargata a tutto il territorio regionale e potenziata per tutti gli indirizzi. Il protocollo, che prevede l’istituzione di un tavolo regionale e di tavoli provinciali di coordinamento, serve appunto per aiutare scuole e aziende a progettare insieme gli interventi educativi, nonché a mettere in atto tutte le misure e gli accorgimenti per favorire queste esperienze, comprese forme di aiuto economico agli studenti per assicurazioni e trasporti, e incentivi alle aziende per i costi aggiuntivi che vanno a sostenere”.

A vigilare sulla buona programmazione e sugli esiti dei percorsi di alternanza sarà la ‘cabina di regìa’ regionale, composta da tutti i soggetti che hanno firmato il protocollo, oltre a Inail e Spisal. Perché prevenzione e sicurezza sono prioritari anche per studenti e stagisti che si affacciano al mondo del lavoro.

di Redazione AltovicentinOnline

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia