Salta lo stipendio per 44 lavoratrici che si occupano della pulizia degli uffici postali della provincia di Vicenza. L’azienda appaltatrice del servizio non paga e per il momento Poste Italiane non ha dato risposta ai sindacati che hanno preso in carico il problema.

“Si tratta di piccoli importi, che sono stati corrisposti solo parzialmente e le lavoratrici sono disperate”, ha commentato amareggiata Susanna Viviani, della Filcams Cgil di Vicenza.

Sono proprio i sindacati di Cgil, Cisl e Uil ad avere preso in mano la situazione per trovare un accordo con Se.Gi Srl, azienda appaltatrice, che permetta alle 44 lavoratrici di percepire il loro stipendio ed i rimborsi spesa relativi ai costi di spostamento tra un ufficio e l’altro.

“Il problema riguarda tutta la provincia di Vicenza, incluso l’Altopiano di Asiago – ha continuato Susanna Viviani – Le lavoratrici non ricevono lo stipendio da alcuni mesi e nemmeno i rimborsi per gli spostamenti da una sede all’altra. Alcune di loro ogni giorno si spostano in 3 o 4 diversi uffici postali anche in comuni lontani tra loro. Solo 17 su 44, la settimana scorsa, hanno ricevuto il minimo dello stipendio di febbraio 2019. Le altre sono rimaste a secco. Le lavoratrici sono tutte solidali e proseguiamo lo sciopero – continua Viviani – Noi chiediamo con insistenza di essere ricevuti dal Prefetto di Vicenza per incontrare la dirigenza di Poste che deve rispondere per le inadempienze contrattuali dell’appaltatore: qui manca evidentemente il salario nei tempi stabiliti dal contratto. I sindacati dei lavoratori del terziario e in questo caso delle settore delle pulizie di Cgil Cisl e Uil di Vicenza sono compatti nel chiedere unitariamente un incontro risolutore al rappresentante del Governo”.

A.B.

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