Il gup ha detto si alla richiesta di rinvio a giudizio del pm Silvia Golin ed ha disposto il processo dei 5 indagati dell’inchiesta che ruota attorno a maxi appalto di Serenissima Ristorazione per le mense delle aziende sanitarie di tutto il Veneto. Alla sbarra,  il presidente di Serenissima Ristorazione, Mario Putin, il figlio Tommaso e l’amministratore delegato  Flavio Massimiliano Faggion. Sotto processo anche  Giuliano Ongaro e l’amministratore delegato Ernesto Garbin della ditta Euro Ristorazione.

Gli accertamenti affidati ai carabinieri negli anni delle indagini hanno confermato i sospetti della Procura, suffragati anche dalla sentenza con cui il Consiglio di Stato aveva nel frattempo annullato l’esito della gara, segnalando regole non rispettose dei principi di libera concorrenza, imparzialità e par condicio, e dalla pronuncia dell’Autorità Anticorruzione, che ha censurato i bandi su misura con l’obbligo del centro di cottura esterno. Ma il tutto finirà in un dibattimento, che snocciolerà la scottante vicenda che ha avuto gli onori della cronaca nazionale.

In un secondo filone, per fatti relativi al finanziamento di una Fondazione

Stralciate le posizioni dei noti manager pubblici Domenico Mantoan, Patrizia Simionato e Alessandra Stefani. L’ex capo della Sanità del Veneto Domenico Mantoan  è adesso alla guida dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, mentre l’ex direttore generale di Azienda Zero Patrizia Simionato  è attualmente capo dell’Ulss di Rovigo. di Alessandra Stefani dipendente dell’Ulss di Vicenza in distacco alla Fondazione scuola formazione di sanità pubblica. Secondo l’accusa, Mantoan e Simionato avrebbero approfittato della loro posizione per corrispondere un contributo aggiuntivo e non motivato di 20 mila euro alla Fondazione. E ancora per l’accusa si tratterebbe di un favore alla Stefani amica del dirigente. I tre a marzo dovranno comparire di nuovo davanti al giudice dell’udienza preliminare.

 

La truffa all’Inps

Il giudice delle udienze preliminari ha infine ordinato il trasferimento degli atti relativi all’accusa di truffa ai danni dell’Inps alla Procura di Vicenza. Tra marzo e maggio 2020 Mario Putin e Flavio Massimiliano Faggion avrebbero dissimulato più volte la presenza su luogo di lavoro di 5 dipendenti di Serenissima Ristorazione per i quali l’Inps aveva accordato il versamento della cassa integrazione Covid comprensivo della contribuzione figurativa. Secondo l’accusa avrebbero creato un danno all’Istituto di 3.198 euro. Lo stesso avrebbero commesso Giuliano Ongaro e Carlo Ernesto Garbin, con tre dipendenti della Euroristorazione cagionando all’Inps un danno di 3.505 euro.

 

 

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