Oltre 124 miliardi di euro gli italiani, 60 miliardi gli stranieri. È la spesa dei turisti in Italia prevista nel 2025, secondo la Ricerca sull’Impatto Economico diffusa nei giorni scorsi dall’autorevole World Travel & Tourism Council e rilanciata dal Ministero del Turismo. L’indagine non specifica quale sarà il valore generato dai visitatori nelle singole aree, ma per il Vicentino qualche indicazione arriva dall’OTRF, ovvero l’Osservatorio del Turismo Regionale Federato. I dati messi a disposizione da questo organismo prendono a riferimento gli acquisti effettuati dai visitatori (sia turisti, ovvero chi effettua almeno un pernottamento, che escursionisti, cioè i “giornalieri”) nei territori delle varie OGD venete (le Organizzazioni di Gestione delle Destinazioni) e pagati con carte di credito Mastercard. Si tratta, chiaramente, di una parte delle spese effettuate, ma le indicazioni che ne derivano disegnano un trend affidabile, perché rappresentativo.
Un altro focus del report OTRF riguarda le tipologie di prodotti e servizi acquistati. Così si scopre che i pagamenti dei turisti ed escursionisti italiani (non residenti in Veneto) si concentrano principalmente nella ristorazione (il 19,57% della spesa si effettua qui), nei supermercati e negozi di alimentari (17,95%) e nell’abbigliamento (15,22%). Seguono le spese in negozi non classificati (9,26%), in carburante (9,08%), e poi nell’alloggio (5,98%), la cui bassa incidenza è ovviamente motivata dal fatto che non tutti i visitatori italiani si fermano per la notte. Viene poi la voce “shopping” (che include le transazioni con carta effettuate in negozi non di abbigliamento, profumerie/altri negozi di cosmetici, librerie) al 5,32%. Per le altre voci l’impatto è meno significativo. Gli stranieri, invece, prediligono spendere in supermercati e negozi alimentari, dove si concentra il 21,98% del loro budget, a seguire i ristoranti (17,54%) e l’abbigliamento (14,2%). L’alloggio, con il 10%, è al quarto posto, ma anche qui vanno considerate le visite “mordi e fuggi” di chi arriva da altre località turistiche. A seguire il carburante (6,84%), la spesa in negozi non classificati (6,4%), lo “shopping” (5,61%) e a seguire le altre tipologie.
L’Osservatorio mette in evidenza anche i trend rispetto allo scorso anno: “Se guardiamo al dato complessivo, che include italiani e stranieri – è l’analisi di Nicola Piccolo, presidente di Confcommercio Vicenza -, quest’anno si sta spendendo di più nei supermercati e negozi alimentari, nella ristorazione e nei bar; meno nell’abbigliamento e nell’alloggio. Praticamente stabili, invece, le spese nelle altre tipologie di negozi”.
Interessante anche notare che il visitatore, quando è sul nostro territorio, spende più nei negozi che nelle attività turistiche vere e proprie: strutture ricettive, pubblici esercizi, intrattenimento e tour operator assorbono infatti il 33,17% della spesa; il commercio, in generale, totalizza il 51,69% (altro viene speso in carburante, noleggio veicoli, trasporti ecc.). “I dati parlano chiaro – sottolinea il presidente Nicola Piccolo -: da un lato dobbiamo rafforzare il turismo, aumentando la permanenza media nelle strutture ricettive che, ad esempio nel Capoluogo, si è attestata nel primo semestre di quest’anno a 2,2 notti. Dall’altro, dobbiamo far arrivare più visitatori proprio per l’impatto positivo che hanno sul commercio: a Vicenza, in particolare in centro storico, far crescere il turismo è, infatti, vitale per la sostenibilità delle attività economiche esistenti e per incentivare nuove aperture. In questo senso l’annunciata nuova stagione di mostre in Basilica può rappresentare un importante volano economico – prosegue il presidente di Confcommercio Vicenza -, ma dobbiamo arrivarci anche con una crescita qualitativa dell’accessibilità, a cominciare dalla sosta, del decoro, della sicurezza, per fare in modo che chi arriva in città voglia tornare per scoprire ancor più quanto abbiamo da offrire, anche a livello provinciale, e si trasformi in un testimonial del nostro territorio”.
*Le altre OGD del territorio vicentino monitorate da OTRF sono “Altopiano Asiago 7 Comuni” e “Pedemontana Veneta e Colli”.
