“Il Movimento 5 Stelle non si aspettava che si arrivasse a discutere di autonomia e non si è mai informato sull’argomento”.

E sarebbe questa la ragione per la quale ora, ogni volta che si affronta un tema federalista, i grillini sembrano cadere dalle nuvole, esibiscono mancanza di informazione e gridano un “no” a priori.

La pensa così Erik Umberto Pretto, deputato della Lega, che abbiamo contattato per capire che umori ci sono a Roma in merito al tema che più sta a cuore a Veneto e Lombardia.

“Abbiamo un ministro delegato all’argomento ed un governatore del Veneto sempre presente e noi non molleremo – ha spiegato Pretto – Da parte dei 5 Stelle invece manca la comprensione delle richieste dei nostri territori. L’autonomia, che è concepita come la possibilità di amministrare al meglio e direttamente le proprie risorse, avrebbe oggettivamente delle ricadute positive anche su tutti gli altri territori, non solo al nord, che potrebbero gestire in maniera più oculata i loro soldi”.

Non solo. Come da sempre sostengono il governatore Luca Zaia ed il ministro alle Autonomie regionali Erika Stefani, l’autonomia consentirebbe alle istituzioni di prendere decisioni direttamente sui territori, garantendo ai cittadini la possibilità di giudicare direttamente l’operato dei loro politici.

“Da sempre ci si lamenta che i problemi dipendono dalla burocrazia romana, che rallenta ed è lontana dai territori – ha continuato Pretto – Con l’autonomia si scavalcherebbe la questione e si accorcerebbero le distanze tra politica e cittadini”.

Quello che intende dire il deputato è che, se per una pratica che burocraticamente al momento, per essere vagliata, deve approdare in questo o quel ministero, con la riforma voluta da Zaia l’utente potrebbe vedersi snellire l’iter con una gestione regionale che ne accorcerebbe sia i tempi che le distanze fisiche.

A.B.

 

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