“La coalizione sono assolutamente certo la sosterrà, non uso il condizionale”. Attilio Fontana, parlando a Rtl di autonomia regionale, ricorda che il tema, non è stato abbandonato dagli alleati della Lega, ma è “uno dei punti cardine del prossimo programma del centrodestra”. D’altronde, insiste il governatore lombardo, l’autonomia è una scelta “prevista dalla Costituzione, significa modernità e futuro”. L’autonomia, ricorda ancora Fontana, caratterizza paesi come Usa, Svizzera e Germania, che “non sono paesi retrogradi ma esempi positivi di funzionamento”. Del resto, conclude il governatore, “ogni volta che le autonomie locali sono state messe alla prova hanno sempre dato delle risposte estremamente positive”, vedi la campagna vaccinale, dove “la regione italiana che si è comportata meno bene, si è mediamente comportata meglio della gran parte degli stati europei”.

 Salvini conferma la promessa: “Sarà autonomia al primo consiglio dei ministri”

“Qualcuno dice che l’autonomia può aspettare ma fa risparmiare lo Stato, aiuta i cittadini e rende l’Italia un Paese moderno. Non è una battaglia della Lega ma una questione di civiltà che il primo Consiglio dei ministri approva perchè la Costituzione lo prevede”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini a margine di un evento della Cisl.

Carfagna: “L’autonomia sarebbe stata approvata se non avessero fatto cadere il Governo”

“Se Salvini non avesse fatto cadere il Governo, l’autonomia differenziata sarebbe già stata approvata dal Cdm”. Lo ha detto la ministra per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna a margine di una conferenza stampa al Comune di Napoli.

“Il ministro Gelmini – spiega – aveva ultimato tutto il lavoro, al quale io avevo dato il mio contributo per approvare un’autonomia differenziata nel rispetto però della Costituzione, cioè con l’istituzione di un fondo di perequazione per compensare i territori con minore capacità fiscale e con l’individuazione dei Lep. Noi ne abbiamo approvati tre, per gli asili nido, per il trasporto scolastico degli studenti con disabilità e per gli assistenti sociali. Significa abolire il principio della spesa storica, che penalizza le regioni del Mezzogiorno, e stabilire che i trasferimenti statali ai Comuni avvengono non solo sulla base del principio della spesa storica ma di un livello minimo di servizi che deve essere garantito su tutto il territorio nazionale”. “L’autonomia differenziata del ministro Gelmini avrebbe rispettato questi due criteri previsti dalla Costituzione e sarebbe stata già approvata. Salvini quindi faccia propaganda su altro. La nostra autonomia differenziata – conclude la ministra – garantirebbe il Sud e non alimenterebbe discriminazioni e disuguaglianze”.

Anche Gelmini contro Salvini

“Non rispondo agli attacchi della Lega e di Salvini, dicono già tutto le parole del governatore del Veneto, Luca Zaia, che oggi in un’intervista al Corriere afferma: ‘chiunque vada a governare ha i compiti fatti. Abbiamo in mano una legge quadro adottabile dal Consiglio dei ministri e pronta per la discussione in Parlamento. Non c’è più niente da studiare’. Il lavoro svolto in questi 18 mesi è frutto di un confronto ampio e mi auguro che il nuovo Parlamento la approvi il prima possibile”. Lo dice Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, intervistata da Telelombardia.

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