Si parte con il piede giusto. Nell’incontro con il Ministro Calderoli di oggi ho potuto finalmente vedere quello che il Veneto chiede da molto tempo: poter accelerare i tempi e allineare l’agenda dello Stato alle richieste delle Regioni, che vogliono arrivare finalmente all’autonomia. Un’ autonomia adattata e applicata alle richieste dei singoli territori, per questo ‘differenziata’”, ha detto il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, a margine dell’incontro.

Con il Ministro Calderoli c’è una visione comune. Lo stesso Ministro ha voluto accelerare i tempi del percorso verso l’autonomia, condividendo una bozza della legge di attuazione, che nelle prossime settimane potrebbe già essere sottoposta al Consiglio dei Ministri. Rispettando quindi le tempistiche dettate dallo stesso Calderoli, al quale vanno i miei personali ringraziamenti. Il Ministro infatti aveva prospettato alcuni giorni fa la possibilità di approvare la legge di attuazione entro quest’anno, per poi lavorare sui successivi decreti a partire dal 2023”, ha aggiunto Zaia.

Si tratta finalmente di tempistiche rapide, che impegnano le Regioni ed il Paese ad un percorso comune nella realizzazione di una riforma più che mai necessaria, chiesta a gran voce dai cittadini e prevista dalla Costituzione”, ha terminato il presidente del Veneto.

“Ricordiamo a quelli che non leggono le carte che questa Autonomia chi la vuole ce l’ha, chi non la vuole non ce l’ha”,  ha puntualizzato  Zaia, precisando che “si chiama differenziata proprio per questo motivo”.

 “E’ l’occasione per portare efficienza nei territori – ha aggiunto prima dell’incontro con il ministro Calderoli – , lo abbiamo dimostrato con molte competenze. Ad esempio la gestione da parte delle regioni della partita del Covid è stata la dimostrazione che lo si può fare in maniera assolutamente vincente”.

 “Sono concorde con la linea scelta dal Presidente Zaia: chiedere le 23 materie è assolutamente doveroso: sappiamo che c’è un iter, si potrebbe iniziare con le quattro materie della pre-intesa, avendo ben chiaro però l’obiettivo delle 23 e la necessità di tempi rapidi”. E’ quanto afferma la capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Veneto Elisa Venturini, in merito all”autonomia. I veneti, ricorda, “si sono espressi con un referendum e l’obiettivo finale è quello di portare a casa le 23 materie per le quali è possibile richiedere le competenze”. Quattro materie, “presenti nella Costituzione italiana”, sono quelle che “potrebbero essere sul tavolo al centro della trattativa tra Stato e Regione che si svolge in queste ore. Tra queste: Istruzione; Salute; Politiche del Lavoro; Tutela dell’ambiente e dell’ecosistema. Temi assolutamente centrali, che hanno avuto ed avranno un grande impatto sulla vita delle persone”. Dunque, dice l’azzurra, si parta da queste quattro, ma si tenga la barra dritta per portare a casa 23 competenze.

 “Sono segnali positivi. Il Governo sta lavorando e ringraziamo, per questo, il ministro per le Autonomie regionali, Roberto Calderoli, che ha preso in mano il dossier stabilendo un cronoprogramma. Come maggioranza di Centrodestra si tratta di un tema condiviso, essendo fra l’altro un punto del nostro programma, e quindi siamo fiduciosi che il percorso sarà in discesa. Condivido l’approccio dell’Esecutivo: si tratta di una riforma che riguarda tutte le regioni e intende ammodernare le nostre istituzioni rendendole più efficienti”. Lo dice il senatore Udc Antonio De Poli commentando le dichiarazioni del ministro Calderoli sull’autonomia differenziata. “In Senato, in occasione del dibattito sulla fiducia, abbiamo chiesto tempi certi e, oggi, a distanza di una settimana dall’insediamento del nuovo Governo, la ‘squadra’ è già a lavoro. Questo è di ciò di cui i cittadini hanno bisogno: concretezza e risposte rispetto agli impegni assunti”, conclude De Poli.

Lega, Bossi non molla: “Autonomia Nord primo punto agenda politica e nostra priorità”

“Il Comitato Nord è il percorso da me indicato per mantenere i principi che hanno reso forte la Lega: difesa del Nord, autonomia e rispetto della militanza”. E’ quanto dice all’AdnKronos il fondatore della Lega, Umberto Bossi, dopo che lo scorso 27 ottobre il partito guidato da Matteo Salvini ha diffidato formalmente il Comitato dall’usare i simboli e dalla denominazione del partito e dal fare promozione dello stesso organismo presso gli iscritti della Lega per Salvini premier. Una replica da parte del Senatur che guarda avanti, parlando di “un lavoro lungo ed importante sul territorio per riportare militanti ed elettori nella Lega”.

Nella lettera del partito di Salvini, si sottolineava anche ‘la totale estraneità di Lega per Salvini premier rispetto all’iniziativa’ del Comitato Nord, che Bossi ha affidato ai due luogotenenti Angelo Ciocca e Paolo Grimoldi. Iniziativa che per la Lega per Salvini premier ‘è promossa da un soggetto giuridico distinto dal partito e in nessun modo ad esso collegato’. Ora il nuovo intervento del fondatore della Lega che rivendica la scelta di lanciare la ‘corrente’ nel partito di Salvini.

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