La Lega di Schio prende posizione a difesa dell’ospedale di Santorso e del distretto Alto Vicentino ed il sindaco di Thiene Giovanni Casarotto, in prima linea nella battaglia per mantenere gli uffici amministrativi al Bodrini di Thiene, le dà pieno appoggio.

E’ una manifestazione di intenti decisa, di quelle che non si vedevano da tempo nell’Alto Vicentino, che vede ‘coalizzarsi’, per il bene dei cittadini, da un lato chi finora aveva difeso a prescindere la Regione e le sue scelte (la Lega di Schio) e dall’altra il primo cittadino thienese, che aveva preferito la linea morbida in comunione con la silenziosa Conferenza dei Sindaci.

Ma la richiesta è chiara e include una novità: emodinamica H24 e stroke unit neurologica come richiesto da sempre e, “visto che è emerso che l’ospedale di Bassano è troppo stretto tanto da dover spostare gli uffici amministrativi a Marostica, si spostino invece unità chirurgiche a Santorso, che ha un sacco di spazio libero”. A dirlo è il primo cittadino Casarotto, ma anche Ilenia Tisato, capogruppo della Lega e rappresentante del partito a Schio, al Giornale di Vicenza, ha dichiarato lo stesso, sottolineando che ci sono dei “minimi non negoziabili da pretendere a Santorso. Inoltre – ha dichiarato trovando il supporto di Casarotto – se Bassano è in affanno per la chirurgia, mentre quella di Santorso è occupata solo al 60-70%, si trasferiscano nell’Alto Vicentino gli interventi che creano criticità nel bassanese”. Dal canto suo, il sindaco di Thiene, ribadisce il suo disaccordo nello spostamento degli uffici amministrativi a Marostica sottolineando di essere disposto a far valere il contratto, siglato nel 2019, in cui “c’è scritto chiaramente che gli uffici devono rimanere al Boldrini”.

Una visione di intenti al di sopra dell’appartenenza politica, quello che i cittadini auspicano da sempre per quanto riguarda il tema sanità. Ma una visione comune che include anche la volontà di evitare sprechi di danaro pubblico, spese che appaiono senza senso, come mettere a norma edifici in un momento di crisi quando, all’interno della stessa azienda sanitaria, ce ne sono altri vuoti.

Casarotto e Tisato alzano il tiro e lanciano il guanto di sfida direttamente al direttore generale Carlo Bramezza: “Se esiste il problema della mancanza di personale, sta ad un bravo manager risolvere la questione”.

Entrambi d’accordo infine su quello che è il progetto di avere “un grande polo ospedaliero si 3 gambe”. L’intenzione di creare l’azienda sanitaria Ulss7 con questa base era stata sottolineato proprio dal dg. Tre ospedali, non fotocopia uno dell’altro, ma con specializzazioni specifiche e di alto livello.

Silenzio invece dalla Lega di Thiene, ma non è che il Pd faccia diversamente 

Mentre il dibattito sull’ospedale tiene banco a Schio ed è sempre stato vivace tanto, che nel 2019, abbassando le bandiere politiche oltre tremila persone sono scese in piazza in difesa della Sanità del territorio, a Thiene c’è sempre stato un profondo silenzio.

Come se dell’ospedale di Santorso non usufruissero i cittadini thienesi e come se le carenze dei servizi socio assistenziali, che negli anni hanno subito riduzioni, non li riguardassero.

Con onestà intellettuale, c’è però da dire che a Thiene non è solo una questione leghista, ma della politica in generale. Anche il centro sinistra infatti, con un Pd che sedeva in maggioranza, non è mai pervenuta in alcuna redazione giornalistica una nota di protesta su quanto stava accadendo nel distretto sanitario dell’Alto Vicentino.

D’accordo anche Coalizione Civica Schio che sottolinea: “Lo dicevamo da tempo”

“I problemi che la Lega di Schio oggi evidenzia noi li segnaliamo da anni – hanno sottolineato Carlo Cunegato e Giorgio De Zen – Avere una rete del 118 efficiente, una emodinamica H24 è il minimo per il nostro territorio. Invece, se dovessimo stilare un bilancio dei servizi erogati dalla nostra sanità pubblica saremmo in profondo rosso. Ora chiediamoci: è fattibile quanto richiesto oggi dalla consigliera Tisato? Nel frattempo sono fuggiti tantissimi cardiologi e anche tanti altri specialisti. Che la suddivisione dei reparti e delle schede ospedaliere in generale sia quantomeno fumosa per non dire assurda (con l’ortopedia un pò qui un pò a Bassano) è ormai acclarato anche per questa presa di posizione della Lega. Ma quando noi, in piena crisi Covid, con l’ospedale di Santorso diventato Covid hub senza reparto di pneumologia chiedevamo che il reparto fosse spostato lì assieme ai medici specialisti, la Lega dove era? Il problema della fuga dei medici sta esplodendo in tutto il Veneto che, insieme alla Lombardia, è la regione che negli ultimi dieci anni sta vedendo aumentare di più la quota di medici in fuga dal sistema sanitario pubblico. Amministrare significa anche prevedere e pianificare. La pianificazione disastrosa della Lega ha creato tutto questo. Il fatto che si investa ancora nell’ospedale di Bassano facendo nuove sale operatorie mentre Santorso langue è il segno dell’incapacità politica di molti amministratori del nostro territorio di prevedere le conseguenze di una incorporazione che a poco a poco ci sta abituando a non avere nemmeno i servizi più basici. Quelli che ti fanno sentire al sicuro, quelli che non ti fanno mettere in dubbio di vivere in un territorio da un lato avanzatissimo sul mondo del lavoro e dall’altro così scarno dal lato dei servizi”.

A.B.

Ulss7-Thiene. Uffici amministrativi a Marostica. “Il Boldrini non verrà svuotato”

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