Da domani, 25 aprile, anche in tutte le province del Veneto parte la campagna di raccolta firme per i quattro referendum abrogativi proposti dalla Cgil per cambiare le norme che riguardano licenziamenti, compreso il job acts, tempi determinati e appalti.

“L’obiettivo è mettere fine a quei provvedimenti normativi che nel tempo hanno impoverito lavoratrici e lavoratori, rendendoli meno tutelati, anche dal punto di vista della sicurezza, e più precari”, spiega la Cgil. Le Camere del lavoro provinciali hanno allestito banchetti in tutti i territori in occasione della festa della liberazione, “una giornata da celebrare oggi più che mai: una giornata di festa e di lotta, che abbiamo scelto come simbolo per dare il via alla campagna di raccolta firme che proseguirà anche nei prossimi tre mesi- spiega Tiziana Basso, segretaria Cgil Veneto– è chiaro che questo modello di sviluppo e di fare impresa va cambiato, perché non si può continuare a lavorare ed essere sempre più poveri, tra precarietà, part time involontario, lavori in appalto e subappalto senza tutele, non si può continuamente temere di perdere il posto o, ancora peggio, di non ritornare a casa dopo il lavoro”

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