“Non sono contro il federalismo sanitario, ma serve una regia centralizzata e forte. È necessario, allo stesso tempo, che tutte le regioni investano sul territorio, nei livelli essenziali di assistenza (Lea) e tenendo conto quello che è l’invecchiamento della popolazione. A breve la nostra popolazione sarà composta in gran parte da anziani se non agiamo velocemente sulla denatalità. Sanità che vuol dire anche programmazione e organizzazione per evitare la mobilità dei cittadini da una regione all’altra per vedere soddisfatti i bisogni di salute”.

Lo ha detto Luca Coletto, Responsabile Dipartimento Sanità della ‘Lega per Salvini Premier’ in occasione dell’incontro ‘I responsabili sanità delle forze politiche’ nell’ambito del ciclo di seminari organizzati dall’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari – Facoltà di Economia nel campus di Roma dell’Università Cattolica . “Bisogna incrementare i servizi sul territorio- ribadisce Coletto- e in particolare erogare cure soprattutto agli anziani che hanno necessità di bassa e media intensità. Per questo auspico maggiore coordinamento tra i medici di medicina generale (Mmg) e le varie professioni sanitarie che non sono subalterne alle altre figure mediche”.

“Dobbiamo lavorare affinchè non ci siano più 21 sistemi sanitari diversi e puntare a portare il modello ‘di chi fa meglio’ e ‘alzando’ tutte le regioni italiane a quel livello. Accompagnando per mano quelle che sono più indietro”, ha concluso Coletto.

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