Intervento in tarda sera di Giuseppe Conte che, su Facebook ha annunciato, la chiusura di tutte le attività produttive non strategiche, nel giorno in cui si sono registrati 793 decessi in un solo giorno. “Al di fuori delle attività ritenute essenziali consentiremo solo lo svolgimento di lavoro in modalità smart working e consentiremo solo le attività produttive ritenute comunque rilevanti per la produzione nazionale”, spiega. Quelle messe in atto sono “misure severe, ne sono consapevole, ma non abbiamo alternative. In questo momento dobbiamo resistere, perché solo così riusciamo a tutelare noi stessi”, ha  continuato  il premier. Sono misure “che richiederanno tempo per far vedere i loro effetti”, ha sottolineato. “E’ la crisi più difficile che il paese sta vivendo dal secondo dopoguerra. La morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova”.

“Rallentiamo il motore produttivo del paese ma non lo fermiamo. Non è una decisione facile, ma si rende necessaria oggi per poter contenere quanto più possibile la diffusione dell’epidemia” ha poi aggiunto il premier.

Le nuove misure restrittive annunciate sono valide da lunedì 23 marzo fino al 3 aprile.  “Abbiamo deciso di chiudere in tutta Italia ogni attività produttiva che non sia cruciale, indispensabile, a garantirci beni e servizi essenziali – ha spiegato Conte – Continueranno a venire assicurati i servizi bancari, postali, assicurativi e finanziari.. Mai come ora la nostra comunità deve stringersi forte come una catena a protezione del bene più importante, la vita. Se dovesse cedere un solo anello questa catena saremmo esposti a pericoli più grandi, per tutti. Quelle rinunce che oggi ci sembrano un passo indietro domani ci consentiranno di prendere la rincorsa – ha concluso il presidente del Consiglio”.

fonte Ansa

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