“Lo dico subito e in maniera trasparente: stiamo lavorando per fissare in maniera plastica un numero di ricoverati e delle terapie intensive, perché se lo raggiungiamo si torna a chiudere”. Lo ha annunciato ai giornalisti il presidente del Veneto Luca Zaia durante l’odierno punto stampa, in cui ha comunicato ancora una volta di essere pronto a riaprire tutto rispettando in modo rigido le misure di sicurezza, ma invocando al tempo stesso la massima collaborazione per ricominciare con grande senso di responsabilità. “Non ci sono alternative – ha aggiunto Zaia – Non vorrei che qualcuno si faccia l’idea che è tutto finito”.

Per il governatore del Veneto, al primo posto va considerata la responsabilità individuale dei cittadini, che devono indossare in modo adeguato i dispositivi di protezione individuale e rispettare le distanze e le regole nell’andare a trovare i propri affetti.

“E’ possibile affrontare la riapertura, ma investiamo sulla messa in sicurezza dei cittadini, e soprattutto la mascherina è imprescindibile – ha aggiunto il governatore – perché metti in sicurezza la tua salute, metti in sicurezza la salute degli altri, e se non te la metti avremo ricadute e dovremo riprendere in mano le chiusure”.

Tamponi obbligatori per chi si ricovera o deve programmare un intervento chirurgico, visite solo a una persona per volta, mantenimento del pre-triage al pronto soccorso. Sono le linee principali del nuovo piano sanitario per gli ospedali non-Covid in Veneto, che entrerà in vigore dal 4 maggio.

Il piano, approvato dal Comitato tecnico regionale, è stato annunciato oggi dal presidente regionale Luca Zaia. “Intanto – ha precisato – c’è l’obbligo di mascherina a tutti gli ingressi. Prego i cittadini di valutare fino in fondo il fatto che l’ospedale è il luogo nel quale i virus e i batteri sono più presenti, e così si va da soli a trovare parenti. Il luogo di cura è sacro, dobbiamo mettere in sicurezza la salute dei pazienti che sono i più esposti al virus. Abbiamo un piano di rafforzamento che per la fine dell’estate ci porterà a fare 30 mila tamponi al giorno. Se ci riusciamo andiamo anche oltre i 30mila, avremo alcune sorprese”.

di Redazione Altovicentinonline

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