“La Regione sul socioassistenziale non dimostra il coraggio che serve in questo momento e preferisce continuare a limitarsi a distribuire fondi europei, mettendoci troppo poco di suo nonostante ingenti avanzi di bilancio sulla sanità. Capiamo bene che le ultime iniziative in atto, pur positive, rischiano di essere un pannicello caldo rispetto all’enorme portata del tema della non autosufficienza”.Lo afferma il consigliere regionale di Forza Italia Alberto Bozza a proposito dei 19,5 milioni del Fondo Sociale Europeo destinati dalla Regione per gli anziani curati a domicilio. “Noi da tempo sollecitiamo la Giunta ad occuparsi anche dell’assistenza domiciliare e quindi salutiamo positivamente questo contributo, tuttavia constatiamo che, per il momento, si tratta ancora una volta di un’iniziativa temporanea ed estemporanea”.
Come i 61,4 milioni, sempre attinti da fondi europei, per la parziale copertura delle rette nelle RSA: “Una copertura minima e che riguarda 12 mila anziani, cioè appena un terzo del totale complessivo ospitato nelle case di riposo. Nel frattempo, rimane irrisolto e mai affrontato il problema delle liste d’attesa, con 10 mila anziani che aspettano di entrare nelle Rsa” dice Bozza.
Insomma, riflette Bozza, “sul tavolo c’è una questione epocale, che la Regione non può pensare di affrontare con gli assegni una tantum, peraltro con soldi nemmeno suoi. Serve attingere dall’enorme avanzo di bilancio sulla sanità per approntare politiche e investimenti strutturali, coinvolgendo medici di base, Rsa e famiglie. Il nostro Paese sta invecchiando e la tendenza continuerà nei prossimi decenni”.
