Anche lo sport si ferma per l’emergenza Coronavirus dopo i primi casi di contagio in Veneto e Lombardia.

Da domenica 23 febbraio nessuna manifestazione sportiva avrà luogo, a cominciare dalle tre partite di calcio di serie A Inter-Sampdoria, Atalanta-Sassuolo e Verona-Cagliari. Lo  ha annunciato sabato sera, dopo il consiglio dei ministri straordinario, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. In una lettera inviata al presidente del Coni Giovanni Malagò, Spadadora, sulla base delle decisioni assunte stasera dal governo, ha chiesto al numero uno dello sport italiano “di farsi interprete presso tutti i competenti organismi sportivi dell’invito del Governo di sospendere tutte le manifestazioni sportive di ogni grado e disciplina previste nelle Regioni Lombardia e Veneto per la giornata di domenica 23 febbraio 2020”.
La decisione è arrivata al termine di una giornata febbrile che aveva già visto alcuni rinvii.
“Stiamo monitorando e man mano prendendo tutti i provvedimenti necessari. Non vogliamo fare allarmismo ma è ovvio che i luoghi di aggregazione sportiva sono tra i posti in cui le difficoltà possono presentarsi maggiormente – aveva spiegato in giornata Spadafora aggiungendo di essere in stretto contatto col presidente Malagò – Le misure adottate – ha spiegato in serata – comprendono anche il mondo sportivo per l’esigenza di prevenire rischi e tutelare al meglio la salute di tutti coloro che, a vario titolo, partecipano alle manifestazioni e alle competizioni. In attesa del perfezionamento dei provvedimenti e della piena ed efficace attuazione degli stessi, su conforme avviso del Consiglio dei Ministri, per ragioni di cautela e massima precauzione, Le chiedo di farsi interprete presso tutti i competenti organismi sportivi dell’invito del Governo di sospendere tutte le manifestazioni sportive di ogni grado e disciplina previste nelle Regioni Lombardia e Veneto per la giornata di domenica 23 febbraio 2020. Tale invito non è da estendere agli atleti e gruppi di atleti dei quali siano programmate, per la stessa giornata, trasferte fuori dalle predette Regioni, salvo che i medesimi atleti e gruppi di atleti provengano dalle aree geografiche già indicate dalle autorità sanitarie quali focolai di contagio”.
fonte Ansa

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