“Il ricordo della Shoah dovrà vivere anche quando gli ultimi sopravvissuti all’Olocausto non ci saranno più”.

Luca Zaia, governatore del Veneto, commenta così l’approvazione, da parte del consiglio regionale, della legge che prevede il “Dovere della memoria” e auspica che la lettura del ‘Diario di Anna Frank’ diventi obbligatorio nelle scuole.

La decisione della regione arriva all’indomani della Giornata della Memoria e vuole mettere nero su bianco un punto fermo: “il dovere di ricordare ciò che è stato per restituire almeno la dignità della memora a 6 milioni di persone annientate senza motivo dalla follia nazifascista”.

Una legge che impone di non dimenticare, di mettersi a faccia a faccia con la storia per non ripeterne gli errori. Che impone di riconoscere gli orrori di quanto accaduto, per affrontare il futuro rendendo onore a chi ha patito sofferenze indicibili.

“Ringrazio il Consiglio Regionale per aver messo una pietra ferma nel dovere di far memoria della tragedia della Shoah – ha commentato Zaia – La legge approvata oggi ci impegna alla memoria ‘lunga’, a continuare a dar voce e vita ai testimoni anche quando non saranno più presenti tra noi. E ci impegna soprattutto a combattere ogni germe di negazionismo, antisemitismo o razzismo di ritorno”.

Il presidente del Veneto Luca Zaia si unisce all’apprezzamento corale per l’iter rapido e condiviso e il voto unanime con cui è stata approvata la legge regionale ‘Iniziative per la conoscenza della Shoah e per il giorno della memoria’.

“E’ vomitevole pensare che ci sia ancora qualcuno che coltiva e accarezza l’idea negazionista rispetto a quella che è stata la Shoah. Il genocidio degli ebrei è una cosa che è stata unica e terribile – ha continuato il governatore – Abbiamo il dovere di ricordare ciò che è stato per restituire almeno la dignità della memora a 6 milioni di persone annientate senza motivo dalla follia nazifascista. E come istituzione abbiamo il dovere ulteriore di reagire alla recrudescenza di attacchi alle sinagoghe e alle scuole ebraiche, di messaggi antisemiti, di negazionismi, atti intimidatori e violenti che rischiano di contagiare soprattutto i più giovani.  Rendere vivo il ricordo della ‘banalità del male’, nei livelli impensabili di disumanità raggiunti, è il miglior antidoto per contrastare l’eclissi delle coscienze e della ragione, per evitare nuove barbarie. Mi piacerebbe – ha concluso – che d’ora in poi in tutte le scuole del Veneto diventasse obbligatoria la lettura del diario di Anna Frank: i ragazzi di oggi non possono ignorare quelle pagine straordinarie scritte da una loro coetanea”.

di Redazione Altovicentinonline

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia